La Corte dei Conti bacchetta sulla Sanità: “Fondi mai utilizzati per ridurre le liste d’attesa”
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Matita rossa sui conti sanitari del Piemonte. Ma è anche colpa dei “forti ritardi nell'approvazione, da parte dello Stato, dei finanziamenti da ricevere”. All’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 la Corte dei Conti sottolinea così i risultati dei controlli effettuati sui bilanci regionali. E annuncia un'indagine - che finirà ad aprile 2025 - sull’eccessivo utilizzo dei gettonisti. Nel mirino le spese per prestazioni di servizi con «particolare riferimento ai fenomeni del lavoro dell'intramoenia e dei medici “gettonisti”». (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Il ricorso a medici e infermieri “a gettone” nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) continua a crescere, nonostante la fine ufficiale della pandemia e l’introduzione di norme che ne limitano l’utilizzo. (AssoCareNews.it)
Il bilancio previsionale complessivo delle aziende sanitarie parla di un rosso di 700 milioni. Intanto lo spettro del piano di rientro viene allontanato dal presidente … (La Repubblica)
Ha chiesto dati e numeri, dopo la classifica sulla Sanità pubblica secondo cui il Piemonte sarebbe primo in Italia per spese… Tema: la «resa dei conti» sull’impiego dei gettonisti negli ospedali, che in alcune realtà è diventato un fenomeno troppo oneroso. (La Stampa)
Dopo la recente stoccata di Anac (Autorità nazionale anticorruzione) che giorni fa le ha assegnato la maglia nera come territorio italiano più alto spendente in medici gettonisti, infatti, ieri è stata la volta della Corte dei Conti, i cui vertici, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, non hanno lesinato rimproveri per la gestione della spesa sanitaria. (Corriere della Sera)
Un “esempio e simbolo di spontanea solidarietà del popolo alle istituzioni repubblicane”. Il riferimento è allo striscione esposto in Piazza San Carlo che riportava la scritta “Viva Mattarella”, a seguito della critiche subite dopo l’intervento a Marsiglia dello scorso 5 febbraio. (newsbiella.it)
Il 25,18% della spesa complessiva a livello di Paese: 115,2 milioni. Il quadro - soprattutto se riferito a 2021, 2022 e 2023 - a luglio 2024 aveva meritato… (La Stampa)