"Fine guerra entro il 2025". Zelensky sostenuto dal G7. Ma l’Europa è spaccata
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Di Marta Ottaviani Mosca sogghigna e continua ad attaccare, l’Europa sbanda e Zelensky si arrabbia. Domani saranno 1.000 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, ma i suoi esiti sono più incerti che mai. La telefonata fra il presidente Putin e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, è piaciuta a pochi, soprattutto al numero uno di Kiev. Scholz, alle prese con una difficile situazione economica e politica e con un voto di fiducia in vista che potrebbe rivelarsi fatale per le sorti del suo governo, sembra agire sempre di più come battitore libero, sperando di ricondurre a più miti consigli il presidente russo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
In volo ha limato i brevi interventi che dovrà tenere ai tavoli del G20 ed esaminato il dossier Ucraina, dopo la vittoria di Donald Trump e la mossa «pacifista» del cancelliere tedesco uscente. Scalo tecnico a Capo Verde per fare il pieno di carburante all’aereo di Stato e per parlare del «possibile contributo della comunità italiana» al turismo locale con il ministro dell’arcipelago, Carlos Santos. (Corriere Roma)
«A seguito dell'esplosione, le gambe del capitano russo sono saltate via ed è morto per dissanguamento», ha detto la fonte all'Afp, descrivendo Trankovsky come un «criminale di guerra» responsabile del lancio di missili da crociera dal Mar Nero verso obiettivi civili in Ucraina (Corriere della Sera)
Oltre che da un cielo plumbeo e da una pioggia costante e a tratti battente che poco si abbina all'immaginario di spiagge celebri come Copacabana o Ipanema, la vigilia del G20 che si aprirà domani in Brasile è caratterizzata soprattutto dall'accelerazione impressa al dossier Ucraina da Olaf Scholz, primo leader di un grande Paese occidentale ad avere un contatto diretto con Vladimir Putin in quasi due anni. (il Giornale)
«I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta il loro incrollabile sostegno all'Ucraina, mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione da parte della Russia. Il loro sostegno aiuta l'Ucraina a proteggere il suo popolo dal terrorismo, salvando innumerevoli vite». (LaC news24)
Milano, 16 nov. – “I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta un incrollabile sostegno all’Ucraina mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione su vasta scala della Russia”. (Agenzia askanews)
Dalle parti del Cremlino non avevano fatto i conti con l'orgoglio degli ucraini, con la forza e il coraggio di un Paese di resistere anche contro un avversario più forte. Pensavano di farla finita in tre giorni. (il Giornale)