"Fine guerra entro il 2025". Zelensky sostenuto dal G7. Ma l’Europa è spaccata

Di Marta Ottaviani Mosca sogghigna e continua ad attaccare, l’Europa sbanda e Zelensky si arrabbia. Domani saranno 1.000 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, ma i suoi esiti sono più incerti che mai. La telefonata fra il presidente Putin e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, è piaciuta a pochi, soprattutto al numero uno di Kiev. Scholz, alle prese con una difficile situazione economica e politica e con un voto di fiducia in vista che potrebbe rivelarsi fatale per le sorti del suo governo, sembra agire sempre di più come battitore libero, sperando di ricondurre a più miti consigli il presidente russo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

«Riaffermiamo il nostro fermo sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario - si legge nella dichiarazione - e rimaniamo solidali nel contribuire alla sua lotta per la sovranità, la libertà, l'indipendenza, l'integrità territoriale e la sua ricostruzione». (ilmessaggero.it)

Al loro posto devono alternarsi altre squadre», ma queste tardano a formarsi perché «a corto di personale». «Per vari motivi, comporre le nostre brigate con persone addestrate, rifornirle ed equipaggiarle con armi, sono processi che ora vanno a rilento. (Corriere del Ticino)

Un vigile del fuoco lavora sul luogo di una casa colpita da un attacco di droni russi a Mykolaiv, Ucraina. (Il Sole 24 ORE)

Guerra Ucraina, Scholz a Putin: "Ferma conflitto". Russia: "Servono nuovi confini". LIVE

Mille giorni (ossia 2 anni, 8 mesi, e 26 giorni) in cui è accaduto di tutto: dal tentativo russo di conquista (mancata) di Kiev, alle stragi di civili (vedi il caso della cittadina ucraina di Bucha con circa 300… (L'HuffPost)

Esplosioni hanno scosso la capitale dell'Ucraina, Kiev e altre città, mentre la Polonia ha allertato e fatto decollare l'aeronautica militare, in seguito a un attacco missilistico russo. (Corriere della Sera)

Dopo due mesi di schermaglie fatte di mezzi annunci e smentite, alla fine la telefonata tra Vladimir Putin e Olaf Scholz c'è stata. Un colloquio probabilmente accelerato dalla vittoria di Donald Trump, con il quale il cancelliere tedesco si è sentito la scorsa settimana per poi annunciare di essere pronto a "lavorare insieme per il ritorno della pace in Europa". (Sky Tg24 )