Yara Gambirasio, gli avvocati di Bossetti puntano a riaprire il caso con la carta del "Dna distrutto"

È sui presunti errori di Letizia Ruggeri, il pubblico ministero che ha fatto condannare all’ergastolo Massimo Bossetti, che gli avvocati dell’uomo puntano le loro migliori carte nella speranza di fare riaprire il processo sull’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. E proprio ora che la docuserie Netflix ha riacceso i riflettori sul caso, potrebbe arrivare una svolta inattesa. La schiva e impenetrabile Ruggeri è infatti indagata per frode processuale e depistaggio: secondo gli avvocati dell’uomo, la magistrata sarebbe responsabile della non corretta conservazione dei 54 campioni con tracce di Dna dello stesso Bossetti rinvenuti sul corpo e gli abiti di Yara Gambirasio, i quali costituiscono la prova principale (ma non l’unica) che ha portato alla condanna. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri media

La richiesta della difesa di Massimo Bossetti è stata ritenuta inammissibile. L'uomo è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della giovane ragazza di Brembate Sopra (AGI - Agenzia Italia)

Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio è un lavoro che ricostruisce l'indagine con un obiettivo reso evidente già dal titolo: mettere in dubbio la solidità degli elementi che hanno portato alla condanna all'ergastolo per omicidio di Massimo Bossetti. (Corriere Roma)

Ma non è l'unica della quale i giudici, che hanno condannato all'ergastolo Massimo Bossetti, hanno tenuto conto. Nel valutare la responsabilità dell'unico indagato per l'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne residente a Brembrate di Sopra scomparsa il 26 novembre 2010, mentre rientrava dalla palestra, ci sono anche altri elementi: Bossetti è un muratore, e sul corpo di Yara sono state trovate polveri che avevano già indotto gli inquirenti a ritenere che il responsabile facesse questo lavoro. (ilmessaggero.it)

La prevedibile opinione dell’avvocato di Bossetti sulla serie Netflix su Yara Gambirasio: “È aderente ai fatti”

La serie Netflix sul caso dell’omicidio di Yara Gambirasio sembra avere l’ambizione di smontare le tesi accusatorie che hanno portato alla condanna definitiva di Massimo Bossetti. (Fanpage.it)

“Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio” è una docuserie disponibile su Netflix. Sviluppata e diretta da Gianluca Neri e scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, ripercorre la tragica vicenda di Yara Gambirasio, una tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra nel novembre del 2010. (Radio Capital)

Nella serie, secondo diversi critici, viene dato molto più spazio alla testimonianza di Bossetti e agli elementi scagionanti rispetto alle prove giudiziarie che hanno portato alla sentenza di condanna. (IL GIORNO)