Aggressioni al Policlinico di Foggia, tanti camici bianchi in strada per dire basta alle violenze in corsia

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l'Immediato SALUTE

Sono quasi duecento le persone, tra medici, infermieri e studenti universitari a Foggia alla manifestazione organizzata dai sindacati delle professioni mediche per protestare contro le aggressioni subite dal personale sanitario negli ultimi giorni. Tre gli episodi: uno avvenuto in un reparto e due nel pronto soccorso del policlinico Riuniti. Nove, in tutto, le persone che hanno riportato ferite tra medici, infermieri e vigilantes. (l'Immediato)

Su altre fonti

Tra gli incidenti più recenti, spiccano quelli avvenuti al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirano, nel Veneziano. In uno di questi, un cinquantenne, impaziente di essere visitato, ha dato in escandescenze, sferzando calci e pugni contro una parete divisoria in vetro, fermato solo dall’intervento dei carabinieri. (altovicentinonline.it)

In un intervento forte e deciso, Cera ha dichiarato: “Siamo stanchi di parole vuote e promesse non mantenute. (AssoCareNews.it)

Una manifestazione dei camici bianchi per chiedere tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari. E' stata organizzata questa mattina sugli scaloni dell'ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Mezzogiorno. (Gazzetta di Parma)

Camici bianchi in strada a Foggia, De Santis: "La sanità pubblica una risorsa preziosa da tutelare"

Per la morte di Natasha Pugliese venti persone, tra medici e infermieri degli ospedali Riuniti di Foggia, sono state indagate per omicidio colposo : la ragazza di 23 anni di Cerignola è deceduta il 4 settembre nel corso di un intervento chirurgico. (leggo.it)

È stata organizzata questa mattina sugli scaloni dell'ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Mezzogiorno. I medici di Anaao Assomed e Cimo Fesmed hanno esposto una serie di cartelli. (ilmattino.it)

“Quanto accaduto al Policlinico Riuniti e in altri presidi in altre parti d’Italia è la drammatica spia di un’emergenza per troppo tempo sottovalutata dalla politica, una politica che con continui e miopi tagli alla sanità pubblica ha prodotto una gravissima carenza di personale, in particolare in avamposti come il Pronto soccorso, e altrettanto gravissime disaffezione del personale medico ed esasperazione dei cittadini”. (l'Immediato)