Viganò scomunicato, l'abisso delle situazioni tra l'ex nunzio apostolico negli Usa e don Minutella

Diversi cattolici che non amano Bergoglio sono portati oggi a vedere in Mons. Carlo Maria Viganò un paladino della vera fede contro la deriva bergogliana. Ma siamo sicuri che sia proprio così? E soprattutto, dato che sia don Minutella che Mons. Viganò hanno ricevuto scomuniche, i loro casi sono forse apparentabili? Innanzitutto c’è da osservare che tra i 44 dogmi cattolici c’è quello dell’”indefettibilità della Chiesa” sancito dal Concilio Vaticano I: cioè, l’istituzione voluta da Dio rimarrà in piedi fino alla fine dei tempi, anche nell’apparato giuridico, con una successione petrina legittima e perpetua. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Karim... (Tuttocampo)

Come riporta Gianluca Di Marzio sul proprio sito: Stefano Pioli sempre più lontano dall'Al Ittihad. Sono sorte problematiche contrattuali soprattutto dopo la dimissione del presidente Nazer e il cambiamento di alcuni presupposti tecnici. (CalcioNapoli24)

Al Itthiad, Pioli verso il no definitivo Non c'è stato alcun veto di Benzema sulla trattativa, ma dopo che i contatti sono continuati tra il club e l'entourage di Pioli, adesso è lo stesso allenatore che vorrebbe fare un passo indietro nella trattativa. (GianlucaDiMarzio.com)

L'ex Real Madrid, infatti, sarebbe il protagonista di una frattura clamorosa all'interno del club. I media sauditi scrivono che il Presidente dell'Al-Ittihad, Loay Nazer e il direttore sportivo del club, Ramon Planes, volevano Pioli e, per questo, avevano di fatto già chiuso i negoziati. (Pianeta Milan)

Pioli? No, grazie. E al contratto triennale da circa 10 milioni a stagione che il presidente Loay Nazer gli aveva promesso. (la Repubblica)

L'ex allenatore del Milan Stefano Pioli sembrava a un passo dal firma con l'Al Ittihad, uno dei principali club dell'Arabia Saudita. La trattativa sembrava dunque chiusa, ma si è fermata improvvisamente per volontà di Benzema. (ilmattino.it)