Jannik Sinner: Dorothea Wierer è un fiume in piena

Jannik Sinner: Dorothea Wierer è un fiume in piena Dorothea Wierer si schiera con convinzione dalla parte di Jannik Sinner sul caso Clostebol e il ricorso della Wada: “Jannik sta passando una situazione davvero stranissima”, ha detto la 34enne di Anterselva in una intervista a Il Dolomiti. “Spero davvero che tutto si risolva per il meglio, e presto”. “Non riesco quasi a mettermi nei suoi panni, dev’essere veramente tutto assurdo, forse nemmeno la Wada ha le idee troppo chiare in questa vicenda… Chissà, magari un ruolo potrebbero averlo giocato anche le critiche arrivate da altri atleti e dalle polemiche mediatiche che sono nate su questa vicenda”. (Sportal)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po’ a tenere la testa alta”, ha spiegato l’azzurro. (Adnkronos) – Jannik Sinner, in conferenza stampa dopo la vittoria su Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino, torna a parlare dopo il ricorso della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, per la positività al clostebol riscontrata a marzo. (OglioPoNews)

SINNER, LA FINALE E L'(ASSURDA) INSIZIONE WADA (TV7 Triveneta)

– Saranno settimane difficili per Jannik Sinner che dovrà giocare con la spada di Damocle del ricorso Wada sulla nota vicenda Clostebol. (Quotidiano Sportivo)

Il n.1 del mondo si augurava di essersi messo alle spalle l’incubo della positività al Clostebol, ma nelle giornate a Pechino (Cina) le preoccupazioni sono riaffiorate per quanto stabilito dalla WADA e comunicato al giocatore il 26 settembre. (OA Sport)

Non si raggiunge per caso la prima posizione del ranking mondiale del tennis se non si posseggono delle qualità fenomenali, impossibili anche soltanto da immaginare per una persona normale. (La Gazzetta dello Sport)

Ambesi riassume in poche parole un comunicato della ITIA, andando poi a spiegare la situazione con WADA: “Itia dice: ‘Abbiamo rispettato le norme vigenti, la procedura, il tribunale che ha deliberato era indipendente, la sentenza ha sancito l’assenza di colpa e di negligenza’. (OA Sport)