Tadej Pogacar: “Mondiali ultimo obiettivo per una stagione perfetta”

Tadej Pogacar: “Mondiali ultimo obiettivo per una stagione perfetta”
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InBici SPORT

Un’impresa straordinaria per Tadej Pogacar. Lo sloveno scrive una pagina di ciclismo che resterà negli annali, andando a vincere il Mondiale di Zurigo. Non è il successo a sorprendere, per lui che era il favorito principale quest’oggi, ma per il modo in cui è riuscito a ottenerla. Training Camp Spagna Costa Blanca 2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo Sappiamo come il ragazzo sloveno sia avvezzo ad attacchi da lontano. (InBici)

Ne parlano anche altri media

Mauro Gianetti ci aveva confidato nei giorni prima dei mondiali di Zurigo che Tadej Pogacar si era preparato per questo appuntamento con grande entusiasmo. Oggi lo stesso Mauro Gianetti è pieno di felicità, come può non esserlo? (Bicisport)

Del gruppo, oltre all’elvetico Silvan Dillier, faceva parte l’altro sloveno Jan Tratnik, che si è fermato per aiutare il compagno a rientrare sulla testa della corsa. (RSI.ch Informazione)

Dopo Giro, Tour e Mondiale, Tadej Pogacar sarà la "star" del Festival dello Sport di Trento. L'appuntamento è per il 13 ottobre all'Auditorium Santa Chiara TRENTO. (il Dolomiti)

Pogacar vince la prova in linea maschile ai Mondiali di ciclismo di Zurigo. Van der Poel 3°

Il fenomeno sloveno Tadej Pogacar ha vinto per distacco la prova in linea dei Mondiali di ciclismo a Zurigo. Al secondo posto, e quindi argento, si è piazzato l'australiano Ben O'Connor, terzo e bronzo il campione uscente, l'olandese Mathieu Van der Poel. (Il Mattino di Padova)

La ciliegina su una meravigliosa torta di nome 2024, quella di Tadej Pogacar. Un assolo che rimarrà negli annali, quello ai Mondiali di Zurigo. Lo sloveno si toglie la soddisfazione di potersi vestire con la maglia iridata per i prossimi 365 giorni. (OA Sport)

Se c’era ancora un modo in cui Tadej Pogacar poteva stupire il pubblico e i tecnici delle due ruote non era vincere il Campionato del Mondo di Zurigo, una delle pochissime gare che mancavano al suo palmares di Marziano del Ciclismo. (Corriere della Sera)