L’Action Plan Ue sull’automotive: troppa ideologia, poco realismo
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Dopo l’apertura alla neutralità tecnologica del Rapporto Draghi, il Piano d’Azione per l’automotive presentato dalla Commissione europea il 5 marzo 2025 ha suscitato non poca delusione tra gli operatori. Anziché un passo avanti, sembra un incerto passo di lato, che non mette a fuoco il cuore della questione, ossia la competitività dell’industria europea e la sostenibilità delle politiche ambientali del nostro continente. (Il Riformista)
Se ne è parlato anche su altre testate
La Commissione europea produce il tanto annunciato (da Bruxelles) e il tanto atteso (dalle imprese del settore) emendamento mirato al regolamento sulle emissioni di CO2 per automobili e veicoli commerciali leggeri, che serve anche alla presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, a eliminare le pressioni attirate su di sé, a partire da quelle del suo stesso partito, il Ppe. (Eunews)
Una tabella di marcia difficilmente realizzabile in Italia, dove l’età media dei camion è di 19,1 anni, un terzo dei quali appartiene a una classe ambientale inferiore alla Euro V e dove il 96,8% del totale delle nuove immatricolazioni nel 2024 ha premiato ancora il gasolio. (Il Sole 24 ORE)
Come anticipato da Ursula von der Leyen, l'emendamento è finalizzato a calcolare su una media di tre anni (2025-2027) e non più uno la conformità ai target, che prevedono di non oltrepassare il limite di 93,6 grammi di CO2 per chilometro percorso a livello di flotta. (Tiscali Notizie)
Non solo la rinnovata fiscalità e gli obiettivi sull’elettrificazione: quest’anno le flotte si ritrovano a fare i conti anche con le novità dell’Euro 7, che dal primo luglio introdurrà standard più severi per le emissioni allo scarico dei veicoli, ma anche per altri tipi di inquinanti, come quelli derivanti dall’abrasione di pneumatici e freni, che riguardano da vicino le auto elettriche. (Il Sole 24 ORE)
C’è qualcosa di poetico – o forse solo tragicomico – nel vedere l’Europa inciampare sul proprio piedistallo ecologico. Doveva essere il grande balzo verde, l’alba della responsabilità climatica: un emendamento per spalmare le multe sulle emissioni auto su tre anni, invece che uno solo. (Autoappassionati.it)
Il collegio a guida Ursula von der Leyen ha tentato l'approvazione dell'emendamento tramite procedura scritta per due volte la scorsa settimana, senza successo a causa di discussioni ancora in corso. Dopo due tentativi falliti tramite procedura scritta, la proposta di modifica al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni per dare più flessibilità alle case automobilistiche sulle multe sarà domani all'ordine del giorno del collegio dei commissari riunito a Strasburgo. (Il Messaggero - Motori)