Assange prigioniero politico, il Consiglio d'Europa accusa Usa e Regno Unito

Il pronunciamento dell'Assemblea parlamentare dell'istituzione internazionale aggiunge un capitolo alle vicende giudiziarie del fondatore di Wikileaks. Nel mirino anche il governo statunitense e il Regno Unito per avergli imposto un "trattamento sproporzionato". Quali sono le ragioni dell'accusa (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri giornali

Come il generale romano attraversò il fiume cambiando per sempre la storia di quello che poi sarebbe divenuto un impero, così gli Stati Uniti hanno varcato quel confine simbolico che sancirebbe la loro volontà di "criminalizzare a livello internazionale il giornalismo". (EuropaToday)

A parlare così a una ventina di reporter ammassati nell’aula dell’Assemblea parlamentare del Consiglio di Europa ieri mattina è stata Stella Assange, arrivata a … (Il Fatto Quotidiano)

La storia di Julian Assange è destinata a scrivere pagine di storia pesantissime sul diritto all’informazione. 18 i capi d’accusa (175 anni di carcere) che gli Stati Uniti avevano chiesto per forzare l’estradizione prima all’ambasciata dell’Ecuador a Londra, che per un periodo aveva dato rifugio politico al giornalista, poi al carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito (Radio Radio)

La risoluzione del Consiglio d’Europa su Assange

Mentre sentiamo il rumore dei cingolati che entrano in Libano, mentre migliaia di persone in quella parte del mondo stanno piangendo i loro cari finiti sotto i bombardamenti israeliani, mentre Bibi Netanyahu rimonta nei sondaggi grazie ad una stampa internazionale che quando lo critica gli fa una carezza, mentre prosegue un assurdo conflitto nel cuore dell’Europa alimentato dalla propaganda bellicista delle maggiori testate occidentali, suonano come aria fresca e pulita le parole di Julian Assange al suo primo ritorno pubblico. (Il Fatto Quotidiano)

Nella quale ai giornalisti compete una missione cruciale: “Essere degli attivisti per la verità”. Perché “il giornalismo non è un crimine”, ma “un pilastro di una società libera e informata”. (LA NOTIZIA)

Una votazione che vuole essere un richiamo, da parte del massimo organo europeo, non solo ai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti, ma a tutti i regimi del mondo che cercano di punire giornalisti scomodi incarcerandoli. (articolo21)