Emanuele ucciso a 15 anni, nella banda anche dei 12enni
Nella notte del 24 ottobre, un violento scontro armato tra bande di giovani e giovanissimi ha scosso Napoli, culminando con la tragica morte del 15enne Emanuele Tufano. L’episodio, di per sé già allarmante per la quantità di armi e persone coinvolte, assume contorni ancor più inquietanti per la presenza di almeno due ragazzi di soli 12 anni tra i partecipanti. Secondo le prime indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, insieme alla Procura dei Minori e alla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), la dinamica sembra confermare uno scenario di violenza premeditata e organizzata. (Il Fatto Vesuviano)
Ne parlano anche altre fonti
Duemila persone tra l’interno della chiesa di Piazza Sanità e all’esterno, per salutare Emanuele Tufano, il 15enne ucciso in una sparatoria notturna in una traversa di Corso Umberto, a Napoli, una settimana fa. (anteprima24.it)
Caro Aldo,sono napoletana e orgogliosa della mia meravigliosa città. Abito nel centro storico e mai penserei di fare una passeggiata a Corso Umberto di notte. (Corriere della Sera)
Migliaia le persone presenti in piazza Sanità per assistere alla funzione dell'Arcivescovo Mimmo Battaglia. Napoli ha dato l'ultimo saluto a Emanuele Tufano, il 15enne ucciso a colpi di pistola a seguito di una sparatoria nel centro cittadino. (ilmessaggero.it)
I suoi amici - quelli che lo hanno accompagnato nell’ultima ronda in piazza Mercato - erano presenti in chiesa, giovedì scorso, per i funerali del ragazzino ucciso. Erano lì sotto la volta della parrocchia di Santa Maria alla Sanità, al fianco di tanti coetanei dal volto tirato dal dolore e dalla rabbia. (ilmattino.it)
De Raho, a margine della festa dell’Unità nazionale che a Napoli è stata celebrata in Piazza del Plebiscito, ha sottolineato che l’intervento va cominciato “proprio dagli asili, dalle elementari, dalle medie. (StrettoWeb)
NAPOLI – Il tragico omicidio di Emanuele Tufano, il quindicenne ucciso a Napoli in una sparatoria avvenuta tra il 23 e il 24 ottobre scorso, ha sollevato un velo inquietante su una realtà di violenza giovanile che coinvolge anche i più piccoli. (Quotidiano del Sud)