Governo, tornano voci su rimpasto: Salvini rilancia ma Fazzolari frena
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(Adnkronos) – Le voci di rimpasto irrompono nello sprint finale della manovra al Senato. Mentre è in corso la discussione sulla fiducia a Palazzo Madama, si rincorrono i rumors su una ‘super clausola’ che vincolerebbe i partiti della coalizione di maggioranza a non cambiare caselle di governo, impedendo ai ministri di ricoprire incarichi già svolti in passato (vedi Matteo Salvini al Viminale sull’onda dell’assoluzione per il processo Open Arms). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La notizia riportata su altre testate
A frenare le speculazioni è il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, sottolineando che l'esecutivo non ha bisogno di una messa a punto e che un cambio (Secolo d'Italia)
E a chi gli fa notare che sono esponenti della Lega, come Claudio Durigon, a non escludere un rimpasto, magari con l’approdo di Salvini al ministero dell’Interno, Fazzolari replica: “Il rimpasto si fa quando l’attività del governo ne troverebbe giovamento ma ad oggi non mi sembra che ci sia questa esigenza. (CremonaOggi)
“Un mio ritorno al Viminale nel 2025? Siamo nelle mani del buon Dio” il ministro dei Trasporti Matteo Salvini torna sull’ipotesi di un suo ritorno al Ministero dell’Interno dopo l’assoluzione nel processo Open Arms. (Il Sole 24 ORE)
Lo fa il giorno di Santo Stefano un leghista vicinissimo a Matteo Salvini, il senatore Claudio Borghi, via social, discutendo del ritorno, sconfessato dalla premier, del segretario del Carroccio al Viminale, dopo l’assoluzione al processo Open arms: «Sono sempre … (la Repubblica)
La Lega ora parla apertamente di rimpasto e la maggioranza si spacca non solo su questo ma anche sull'invio di armi all'Ucraina. (LA NOTIZIA)
Prima alimentata dai guai giudiziari di Daniela Santanchè e dall'addio di Raffaele Fitto promosso a vicepresidente esecutivo della nuova Commissione europea, e ora rilanciata dall'assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms, che ha portato il leader della Lega a ipotizzare un suo ritorno al Viminale. (il Giornale)