Corteo pro-Palestina a Torino, bruciate in piazza tre bandiere di Israele e una foto di Netanyahu

Si è concluso con un falò e con tre bandiere di Israele date alle fiamme a Torino il corteo pro-Palestina che ha attraversato il centro della città. Oltre un migliaio di attivisti, tra di loro antagonisti, sono arrivati in piazza Vittorio Veneto. Il corteo era partito da piazza Castello nonostante le prescrizioni della questura del capoluogo piemontese. Alcuni petardi sono stati lanciati contro i reparti mobili della polizia schierati nelle vie adiacenti e davanti alla sede Rai, complice secondo i manifestanti “di sostenere lo Stato di Israele nel genocidio del popolo palestinese”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Il sottosegretario all'Interno a margine dell’evento organizzato a Roma dalla UIL ‘Investire in Sicurezza’ (LAPRESSE)

Gli studenti di varie scuole tra cui Einstein, Alfieri, Berti, Gioberti, Gobetti, Avogadro, Primo Liceo artistico, Convitto Umberto I, si sono radunati in piazza Arbarello. (La Repubblica)

Il sottosegretario all’interno Nicola Molteni, a margine dell’evento organizzato a Roma dalla UIL ‘Investire in Sicurezza’: “Si investe in sicurezza dal punto di vista normativo, per questo difendo e sono orgoglioso del Ddl Sicurezza, che ha due grandi elementi: garantire la protezione sociale delle fasce più deboli e di rafforzare le tutele dal punto di vista normativo alle forze di polizia, servitori dello stato e grande orgoglio nazionale” spiega. (Il Sole 24 ORE)

Le forze dell'ordine contrarie al corteo e alla data simbolica del 7 ottobre dopo i disordini di domenica a Roma, ma il comitato torinese rivendica il diritto a manifestare. Concentramenti alle 18 per sfilare fino alla fiaccolata in piazza Castello (Corriere TV)

Oltre un migliaio di attivisti, tra di loro antagonisti, sono arrivati in piazza Vittorio Veneto. Il corteo era partito da piazza Castello nonostante le prescrizioni della questura del capoluogo piemontese (La Repubblica)

ATTORI E SPETTATORI di ANNA FERMO | Iran, Hezbolla e Houthi in Yemen cos’hanno in comune ? Nient’altro che la Guerra santa se adesso si sono alleati. Si, quella Guerra Santa che per noi poteva solo essere il titolo di qualche paragrafo di storia medievale e che per loro invece è passato, presente e futuro. (Il Dispari Quotidiano)