Milano: riaperte indagini su 'Ludwig' per la strage del cinema Eros
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Milano: riaperte indagini su 'Ludwig' per la strage del cinema Eros 16 novembre 2024 A 41 anni di distanza la Procura di Milano ha riaperto le indagini sull'incendio del cinema Eros, la strage di matrice neonazista del gruppo Ludwig del 14 maggio 1983 quando la sala cinematografica a luci rosse 'Eros Sexy Center' di viale Monza 101 venne data alle fiamme con 25 litri di benzina, provocando la morte di 6 persone. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Avvenuto il 14 maggio 1983 per mano del gruppo Ludwig, l'incendio del cinema Eros provocò la morte di sei persone. Nel processo, furono condannati a 27 anni Wolfgang Abel e Marco Furlan. Oggi, il caso è stato riaperto e gli inquirenti valuteranno se attorno ai due responsabili ci sia stata una rete di estremisti neonazisti o sette esoteriche (Sky Tg24 )
Una nuova pista per una strage ancora da chiarire, un fascicolo contro ignoti aperto presso la Procura di Milano in seguito all’inchiesta del podcast del Corriere «Cinema Eros», che potrebbe condurre lungo vie finora mai battute e illuminare il contesto in cui gli omicidi attribuiti alla sigla Ludwig sono maturati. (Corriere Milano)
A 41 anni dai fatti i pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti hanno riaperto il fascicolo sulla strage, al momento a carico di ignoti. (il Giornale)
Incendio per cui sono stati condannati a 27 anni Wolfgang Abel, morto a fine ottobre in Veneto, e Marco Furlan, uscito dal carcere nel 2008 con l'affidamento ai servizi sociali. La decisione è stata presa, riporta oggi il Corriere della Sera, dopo l'inchiesta del podcast del quotidiano 'Cinema Eros'. (Il Messaggero Veneto)
La strage del cinema Eros, sala di viale Monza poco lontana dalla fermata della metrò di Rovereto, risale al 14 maggio 1983. Una delle vittime neppure c’entrava con la proiezione di “Lyla, profumo di femmina”: era un medico, accorso per soccorrere i feriti. (IL GIORNO)
Incendio per cui sono stati condannati a 27 anni Wolfgang Abel, morto a fine ottobre, e Marco Furlan, uscito dal carcere nel 2008 con l'affidamento ai servizi sociali. I due furono condannati per 15 omicidi tra il 1977 e il 1984 firmati con la sigla "Ludwig" tra Veneto, Lombardia e Baviera. (l'Adige)