Israele-Hamas, gli attacchi a Hezbollah in Libano e altre notizie di oggi sulla guerra. LIVE

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Sky Tg24 ESTERI

Massiccio raid aereo di Israele ieri sera sulla periferia sud di Beirut, dove è situato il quartier generale di Hezbollah. L'obiettivo era il leader Nasrallah, che secondo fonti vicine al movimento sciita libanese, sarebbe scampato all'attacco e "sta bene". Alcuni report indicano fra i morti la figlia Zainab. Secondo media libanesi sei palazzi sarebbero stati rasi al suolo nel raid e si temono numerosi morti. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

della redazione La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano ha scritto in un post su X che la città d Beirut sta ancora tremando di paura e di panico. Fa presente anche che i massicci attacchi israeliani hanno colpito un’area densamente popolata. (Pagine Esteri)

L’arci-assassino Nasrallah ha scelto di colpire alle spalle Israele subito dopo il 7 ottobre: ora ne ha pagato le conseguenze Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane: Abbiamo avvertito il mondo mille volte, Hezbollah trascina l’intera regione in un'escalation. (israele.net)

(di Gino Lanzara ) Seguendo il paradigma di Moshe Dayan, Gerusalemme continua ad interpretare il ruolo del cane pazzo che non può e non deve percepire un pericolo per la sua esistenza. Il rischio è tuttavia, come sempre, quello di rimanere ancora più solo di quanto giù non sia. (Difesa Online)

L'operazione «Nuovo ordine» per uccidere Nasrallah: le coordinate dell'incontro, l'ordine ai caccia, le bombe anti-bunker

A Eilat, una città dello stato di Israele posta sulle rive del Mar Rosso, i bagnanti ospiti di alcuni lidi hanno esultato e applaudito quando un bagnino ha annunciato l’uccisione del leader libanese di Hezbollah Hassan Nasrallah in un attacco a Beirut (LAPRESSE)

La Repubblica Islamica, invece, ha bisogno di un rappresaglia che non può più rinviare. Da questa triplice certezza nasce la grande incognita di una guerra pronta a espandersi dal confine israeliano libanese fino all'Iran. (il Giornale)

La diplomazia occidentale si è impegnata con contatti diretti, viaggi di ministri, con in tasca una proposta di tregua di 21 giorni confezionata da Usa e Francia. E non è finita in quanto l’IDF ha promesso nuovi colpi per sfruttare la fase favorevole. (Corriere della Sera)