E se la Russia invadesse l'Europa? Ecco le possibili linee del fronte della terza guerra mondiale

E se la Russia invadesse l'Europa? Ecco le possibili linee del fronte della terza guerra mondiale
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La Stampa ESTERI

Cosa succederebbe se la Russia di Putin attaccasse l'Europa? E quali aree colpirebbe per prime? I leader europei si stanno ponendo questo interrogativo. Uno dei primi a pensarci è stato il ministro della Difesa tedesco Pistorius, che sostiene che bisogna essere pronti per la guerra entro il 2029. Le motivazioni di Putin partono dall'espansione lenta ma inesorabile della Nato, giudicate in chiave antirussa. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. (Sky Tg24 )

Parallelamente, l’espansione della Nato verso Est e la resistenza dei Paesi baltici, insieme ai nuovi membri come la Finlandia, stanno ridisegnando una mappa geopolitica in continua evoluzione. La prospettiva di una possibile invasione russa in Europa, seppur remota, sta facendo emergere nuovi interrogativi e preoccupazioni tra i leader europei e la Nato. (Tiscali Notizie)

Dal Baltico al Caucaso: i possibili fronti di una guerra della Russia all'Europa

La Russia attaccherà l'Europa? E dove? Sono diversi i potenziali punti critici al confine con l'Europa se la Mosca dovesse spingersi oltre l'Ucraina nelle sue azioni militari: lo scenario viene analizzato dal settimanale americano Newsweek, che propone delle mappe in cui segnala i possibili nuovi fronti, nel caso nei prossimi anni si arrivasse ad uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. (ilmessaggero.it)

I Paesi del Nord Europa sono stati i primi recepire questa nuova "mentalità" nel Vecchio Continente, tanto che la Svezia, dopo aver inviato ai suoi cittadini lettere che contenevano le indicazioni e le procedure da eseguire in caso di "emergenza", ha attivato la Chiesa a Goteborg attraverso l'Agenzia nazionale per le emergenze civili (Msb) al fine di prepararla alla possibilità di seppellire 30.000 soldati in caso di guerra o di un "grave disastro". (QUOTIDIANO NAZIONALE)