Venezia 81, Pupi Avati si racconta nella Masterclass

Condotta dalla critica cinematografica Angela Prudenzi, e dopo le conversazioni con Sigourney Weaver, Cristina Comencini, Claude Lelouch, Richard Gere, Peter Weir ed Ethan Hawke, l’ultima masterclass ospitata dalla 81. Mostra Internazionale di Cinema di Venezia vede Pupi Avati mattatore nella Match Point Arena allestita al Tennis Club Venezia del Lido. Il regista bolognese – chiamato a chiudere l’edizione 2024 con il suo ultimo L’orto americano – spazia dai suoi primi film, le ingenuità e i disastri di una volta, l’amicizia con Lucio Dalla fino al suo grande amore, la moglie Amelia Turri, detta “Nicola”. (Ciak Magazine)

Ne parlano anche altre fonti

Che Pupi Avati sia un abile narratore lo si capisce anche dall’incredibile capacità di raccontare se stesso e il suo cinema al pubblico che gli sta di fronte. Così è stato nell’ultima masterclass di questa Mostra. (Corriere Delle Alpi)

Questa non è l’America per come l’aveva immaginata. Nel paesaggio di questo giugno d’oltreoceano, datato 1946, non ci sono grattacieli né angeli agli angoli delle strade. (Nocturno)

‘L’orto americano’ sarà il titolo di chiusura della 81esima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in selezione ufficiale, fuori concorso, stasera (ore 21, sala grande). Bologna ai tempi della Liberazione: un giovane problematico con aspirazioni letterarie si innamora al primo sguardo di una bellissima governante dell’esercito statunitense. (il Resto del Carlino)

Pupi Avati, "L'orto americano": il film che lo ha fatto "rinnamorare del cinema"

Un modo per dire “ci sono”, per ricordare che quel cinema esiste e c’è sempre stato. E non importa, tutto sommato, quanto siano realmente riusciti o meno perché l’importante è proprio questo, sapere che c’è: L’orto americano di Pupi Avati, girato a 85 anni, film di chiusura del Festival di Venezia 2024 e ritorno al gotico padano che lo stesso regista ha inventato, rifatto proprio nell’età più matura della vita come il serpente che si morde la coda. (cinematografo.it)

Parola di Pupi Avati , che a Venezia 81 porta fuori concorso L’orto americano, film di chiusura di quest’edizione della Mostra, in uscita con 01 distribution nel 2025: un horror gotico interpretato da Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli. (cinematografo.it)

Con questo lungometraggio, il regista ha "avuto modo di fare non film ma di fare cinema; mi ha fatto crescere e rinnamorare del cinema come non era accaduto prima". (Radio Italia)