Esplodono i cercapersone di Hezbollah, 18 morti in Libano e Siria. Israele sotto accusa

Twitter WhatsApp Facebook LinkedIn Email Print TEMBRE ORE 8.30 E’ salito a 18 il bilancio di morti dell’esplosione dei cercapersone in dotazione ai membri del movimento sciita Hezbollah innescata, secondo più fonti, da Israele che però non ha rivendicato l’attacco. Le esplosioni sono avvenute non solo in Libano ma anche in Siria dove sono dispiegati numerosi combattenti di Hezbollah. I feriti sarebbero circa 4000, tra cui 400 in gravi condizioni. (Pagine Esteri)

Ne parlano anche altre fonti

Sotto accusa Israele che avrebbe piazzato piccole cariche nei dispositivi che erano in uso a membri del movimento sciita libanese (LAPRESSE)

Un'azione coordinata contro Hezbollah con effetti dirompenti: almeno 11 morti e circa 4000 feriti in un attacco hi-tech che assesta un colpo durissimo ai miliziani. A sferrare il colpo, ieri, sarebbe stato Israele, che non rivendica l'azione e non commenta le accuse. (Secolo d'Italia)

Nasrallah parlerà alle 17:00 locali (le ore 16 in Italia) di giovedì in un discorso che affronterà "gli ultimi sviluppi", ha affermato Hezbollah. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'azienda taiwanese Gold Apollo ha smentito la notizia del New York Times secondo cui avrebbe prodotto centinaia di cercapersone imbottiti di esplosivo utilizzati da membri di Hezbollah che sono esplosi simultaneamente in Libano, uccidendo almeno nove persone. (il Dolomiti)

Secondo fonti della tv saudita al Hadath, circa 500 miliziani di Hezbollah sono rimasti accecati in seguito all'esplosione dei loro cercapersone ieri in Libano e a Damasco. "Nel giro di un minuto il nemico è riuscito a infliggere uno dei suoi peggiori colpi a Hezbollah dall'inizio del conflitto", ha detto. (Tiscali Notizie)

Lo fa sapere in una nota l'alto rappresentante Josep Borrell. "Ho chiamato il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, mi ha informato dell'esplosione di un elevato numero di dispositivi elettronici in molte aree del Paese: migliaia di persone sono rimaste ferite, centinaia in condizioni critiche, gli ospedali sono al collasso". (La Gazzetta del Mezzogiorno)