Albero di Natale bruciato a Hama, proteste a Damasco
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nel distretto cristiano di Hama, in Siria, un albero di Natale è stato incendiato, scatenando una serie di proteste nella capitale Damasco. L'episodio, avvenuto il 24 dicembre 2024, ha visto la partecipazione di centinaia di cristiani che, con croci in mano e pregando, hanno marciato attraverso il quartiere cristiano di Bab Touma fino a una chiesa. La manifestazione è stata innescata dalla diffusione di un video sui social media che mostrava due uomini mascherati mentre davano fuoco all'albero di Natale.
I residenti, per lo più di religione cristiana, hanno reagito organizzando sit-in e manifestazioni per chiedere al nuovo governo di prendere provvedimenti per proteggere le minoranze religiose. Durante il regime di Bashar al-Assad, i cristiani potevano esercitare liberamente il loro culto, ma negli ultimi anni, con l'aumento delle tensioni e della violenza, molti hanno lasciato il Paese. Secondo il New York Times, nel 2022 i cristiani in Siria erano circa 700 mila, ma il numero è diminuito drasticamente a causa della guerra civile.
Le proteste a Damasco sono state pacifiche, ma hanno evidenziato il crescente timore tra i cristiani di una possibile deriva islamista del governo. I manifestanti hanno chiesto maggiore sicurezza e protezione, sottolineando la necessità di tutelare le minoranze religiose in un contesto sempre più instabile e pericoloso.