Il doodle di Google rende omaggio ad Artemisia Gentileschi, chi era la pittrice più coraggiosa

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Ci vorrebbero molte pagine per raccontare chi era la pittrice Artemisia Gentileschi a cui oggi Google dedica il doodle 427 anni dopo la sua nascita.

Simbolo del femminismo, una donna che si era ribellata allo stupro subito portando il suo aggressore in tribunale.

Alla fine del processo Tassi fu condannato a otto mesi di carcere, ma fu poi accusato anche di altri reati come furti, debiti e di essere il mandante del tentato omicidio della moglie. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Conobbe la crema degli artisti del tempo tra cui Ribera, Stanzione e appunto il Simon Vouet autore dell'intenso ritratto. Si tratta di una vignetta ispirata allo splendido ritratto realizzato nel 1623 dal pittore francese Simon Vouet e che oggi è esposto nella Sala Lomi del Palazzo Blu di Pisa. (Rai News)

La sua vita fu irrimediabilmente segnata dallo stupro subito a 18 anni dal pittore e amico del padre, Agostino Tassi, e dal terribile processo che ne scaturì in cui la pittrice fu calunniata e torturata. (La Stampa)

In occasione del suo anniversario di nascita, avvenuto l’8 luglio del 1593, Google dedica il doodle di oggi ad Artemisia Gentileschi, artista diventata simbolo del femminismo internazionale per le sue scelte e le sue battaglie. (Libreriamo)

Nata a Roma nel 1593, era figlia di Orazio, pittore amico di Caravaggio, e fin dall'infanzia frequentò il mondo degli artisti, divenendo una delle pittrici più talentuose del Barocco. A 427 anni dalla nascita Google celebra oggi con un doodle Artemisia Gentileschi. (Ansa)

Un Doodle di Google oggi celebra l’artista italiana Artemisia Gentileschi, nel giorno del suo 427° compleanno. Artemisia Gentileschi è conosciuta soprattutto per le sue rappresentazioni di eroine, molte delle quali sembravano riflettere il pregiudizio che lei stessa ha affrontato durante la sua vita. (Meteo Web)

Lo stupro di Artemisia Gentileschi. Negli anni Settanta la sua popolarità raggiunse il vertice soprattutto per via della vicenda che la vide accusare il suo violentatore, il pittore Agostino Tassi. Artemisia Gentileschi comunque non si tira indietro anche perché l’ambiente che le stava attorno era artisticamente molto fertile. (Libreriamo)