Giù le serrande. In 12 anni persi 254 esercizi

Qua e là nel centro storico ci sono ancora le vecchie insegne mai sostituite. Buone per un regista che sceglie Pisa per girare un film dalle tinte rétro. I souvenir acchiappa turisti hanno rimpiazzato i vecchi alimentari di quartiere, borse e zainetti di pelle hanno conquistato la lavasecco. In cartoleria ora vengono serviti taglieri di salumi e formaggi accompagnati da un calice di rosso toscano. La geografia del tessuto commerciale pisano ha cambiato pelle. (LA NAZIONE)

Su altri media

Dopo la chiusura a dicembre di Angolo Visionnaire, ora anche le vetrine di Bon Bon si stanno svuotando. Lo scorcio di corso Italia che incontra via Prina è sfitto. (La Stampa)

A parlare è il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. Il fatto di cronaca da cui parte la sua analisi, raccontato da Repubblica, è la chiusura — una lunga pausa, almeno un anno — della libreria Alzaia per via dei r… (La Repubblica Firenze.it)

Dal 2012 a oggi in città ha chiuso un negozio su quattro. Negli ultimi dodici anni, in Italia, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante. In crescita le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). (La Provincia di Biella)

Guardando alle altre città, la classifica regionale vede Pistoia all’ultimo posto (29,9%), seguita da Livorno (-28,5%), Arezzo (-26,2%), Massa (-25,8%), Lucca e Grosseto (-24,3%), Firenze (-23,1%), Pisa (-22,5%), Siena (-21,8%). (LA NAZIONE)

Parallelamente, si è registrata una crescita significativa delle attività di alloggio e ristorazione (+18.500) e un'impennata dell’imprenditoria straniera (+41,4%), mentre le imprese italiane hanno segnato una crescita marginale (+3,1%). (ChietiToday)

Pesaro si colloca al terzo posto nazionale per chiusura di esercizi commerciali, con un calo del -32,4% nel commercio al dettaglio tra il 2012 e il 2024, preceduta solo da Ancona (-34,7%) e Gorizia (-34,2%). (Vivere Pesaro)