Il M5s rottama Grillo e sceglie il campo progressista. Ma impone al Pd i suoi “principi non negoziabili”

Il M5s rottama Grillo e sceglie il campo progressista. Ma impone al Pd i suoi “principi non negoziabili”
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Il Sole 24 ORE INTERNO

Chi siamo? Da dove veniamo? Che cosa vogliamo? Dove vogliamo andare? Con chi vogliamo andare dove vogliamo andare? Ma, soprattutto, vogliamo liberarci di Beppe Grillo? Già, perché i quesiti su cui si dovrà esprimere nel prossimo week end l’assemblea nazionale del M5s, selezionati da oltre 300 delegati e raggruppati in 12 mega questioni dal Consiglio nazionale nei giorni scorsi, vanno inequivocabilmente nella direzione del superamento del grillismo. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

L’Eternauta dei Cinque Stelle assicura e spera che il Movimento non avrà la sorte che gli ha augurato il fondatore Beppe Grillo, cioè l’estinzione. “Il Movimento è nato e morto tante volte, ha già attraversato e superato diversi momenti di difficoltà” sostiene Roberto Fico. (Il Fatto Quotidiano)

Parola di Giuseppe Conte, che in vista della due giorni di Assemblea costituente prevista il prossimo fine settimana a Roma e, tra un comizio finale e l’altro per le Regionali in Umbria ed Emilia-Romagna di questo fine settimana, prepara quello che in molti stanno chiamando il “grillicidio”. (Il Dubbio)

Ci sono molti quesiti che riguardano i poteri del sottoscritto, io sono favorevole». Devono prevalere le soluzioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini». (La Stampa)

M5s, settimana cruciale: Grillo prepara la sorpresa

I temi statutari in votazione dagli iscritti M5S dal 21 al 24 novembre sono dieci. Molti quesiti statutari (cioè quelli che avranno un impatto pratico e immediato sulla votazione dei Cinque Stelle) per la Costituente del Movimento hanno a che fare con la carica ricoperta da Beppe Grillo e – direttamente o indirettamente – con i suoi poteri. (Corriere della Sera)

Il “vaffa day”, la volontà di cambiare l’Italia e aprire il Parlamento come “una scatoletta di tonno”, incarnare l’alternativa al sistema partitico che ha ridotto il Paese in brandelli, Beppe Grillo che arringa le folle, il 40% sfiorato alle politiche del 2018. (Orticalab)

Dopo la pubblicazione dei quesiti che saranno messi al voto degli iscritti, tra cui l'abolizione della figura del Garante, il fondatore è rimasto in silenzio. Un atteggiamento considerato irrituale dai vertici del Movimento, se consideriamo la linea fortemente polemica tenuta dal comico negli ultimi mesi, in un'escalation costante con Giuseppe Conte. (il Giornale)