Tutti i fronti aperti in Stellantis contro Tavares

Tutti i fronti aperti in Stellantis contro Tavares Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm rompono con Associazione Quadri, Fismic Confsal e Uglm (che saranno comunque in piazza lo stesso giorno) e indicono lo sciopero generale per il 18 ottobre. Tensioni sindacali crescenti anche negli Usa dove Tavares è nel mirino dell'Uaw che lo ritiene solo responsabile della crisi di Stellantis. E l'azionista pensa già a come sostituire il capo azienda... (Start Magazine)

La notizia riportata su altri media

«La situazione del settore automotive in Italia e in Europa diventa sempre più critica. Lo hanno comunicato ieri le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm e si sono aggiunti alla protesta anche i colleghi di Fismic, associazione Quadri e Uglm. (Il Centro)

L’orizzonte più promettente è altrove. “La direzione ha ufficializzato un considerevole calo di richieste di Panda, la cui produzione passa dalle attuali 395 vetture a turno a 320 vetture a turno. (La Gazzetta dello Sport)

Il settore automotive italiano continua a vivere una fase di profonda crisi, con Stellantis al centro delle problematiche produttive e occupazionali: lo sciopero indetto dai sindacati per il 18 ottobre (come protesta contro le difficoltà che interessano gli impianti e contro il rischio di eventuali licenziamenti di massa) ne è un chiaro campanello d’allarme. (PMI.it)

Stellantis, cosa sappiamo sulla crisi degli stabilimenti italiani

La celebre utilitaria di Fiat starebbe affrontando alcune difficoltà, secondo quanto segnalato dai rappresentanti sindacali della FIM CISL di Napoli, che hanno lanciato un allarme per lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, storico sito di produzione della famosa city car italiana. (ClubAlfa.it)

Nella sostanza dei fatti ci sarà un taglio del personale di circa il 30% sui 93 addetti che ormai da tempo sono soggetti a lunghi periodi di ammortizzatori sociali. La crisi di Stellantis e del settore automotive mette in ginocchio un’altra fabbrica della Ciociaria: Fionda s. (ilmessaggero.it)

A Mirafiori, gli addetti alla linea di assemblaggio hanno lavorato solo cinque giorni a luglio e altrettanti a settembre. La produzione della Fiat 500 elettrica è stata interrotta per quattro settimane, e con le Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo prodotte in numeri limitati, la situazione nello stabilimento torinese è tra le più critiche del paese. (WIRED Italia)