Zelensky negli Usa, prima tappa in una fabbrica di munizioni in Pennsylvania
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Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha iniziato un viaggio di circa due settimane negli Stati Uniti, la cui prima tappa è stata una fabbrica di munizioni di artiglieria in Pennsylvania. "E' un onore per noi iniziare la nostra visita negli Stati Uniti proprio da Scranton, in questo stabilimento, in Pennsylvania. Siamo molto felici di avere questi partner", ha detto Zelensky in una dichiarazione. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Di Guido Keller – Misteriosamente sparito (o meglio, bocciato) il piano di pace di Zelensky, il presidente ucraino ha insistito di volere la pace costringendo la Russia a farla, sia con pressioni economiche (che fino ad oggi hanno solo sortito l’effetto boomerang), sia colpendone il territorio in profondità con i missili procurati dagli occidentali. (Notizie Geopolitiche)
Ma sulla reale possibilità di un pieno successo ucraino i dubbi si moltiplicano (Sky Tg24 )
Il consigliere federale finisce oggi la sua quattro giorni newyorkese per l’Assemblea Generale dell’ONU. Alcuni incontri con i cosiddetti “Big Player” (Cina e India), sulle emergenze poco mediatizzate (sulla guerra in Sudan) e molti (con Giordania, Egitto e Iran) per affrontare l’emergenza in Medio Oriente con l’estensione del conflitto al Libano. (RSI.ch Informazione)
L'appello del presidente ucraino ai leader riuniti alle Nazioni Unite e l'incubo di una possibile catastrofe atomica (LAPRESSE)
«Nessuno più di noi vuole la fine della guerra» ma l'Ucraina «non accetterà mai» un accordo di pace imposto. Il presidente Volodymyr Zelensky parla dal podio dell'Assemblea Generale Onu prima di volare a Washington per presentare a Joe Biden il suo «piano per la vittoria», e davanti ai leader mondiali ribadisce che «l'alternativa alla pace è ulteriore sofferenza e altri disastri». (il Giornale)
"Nell'incontro che abbiamo avuto il Presidente Zelensky mi ha prospettato il piano per la vittoria dell'Ucraina. Ed è di questo che stiamo discutendo oggi, cioè come l'Ucraina possa prevalere in questo conflitto. (il Giornale)