Sui mutui è ancora effetto Bce, ben il 98,9% sceglie il tasso fisso - Finanza Report

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Finanza Report ECONOMIA

È anche corsa alle surroghe (Osservatorio MutuiOnLine) Sul mercato dei mutui continua a farsi sentire l’impatto della stretta Bce. A oltre un mese dal taglio dei tassi d’interesse da parte di Francoforte (una prima limatura di 25 punti base che ha portato il tasso di rifinanziamento principale al 4,25%) gli effetti sul tasso variabile medio sono ancora poco visibili, con un valore che continua a gravitare intorno al 5%. (Finanza Report)

Ne parlano anche altri media

I tassi sui mutui scendono da sette mesi e raggiungono il minimo di 18 mesi, e anche il costo per finanziare un prestito da parte delle imprese aggancia il trend discendente. Ma l’incertezza sul futuro - legata anche al quadro geopolitico e a due elezioni chiave, quelle europee appena svolte e quelle americane a novembre - spinge imprese e famiglie a tenere liquidità disinvestita, facendo aumentare i depositi in conto corrente. (Giornale di Sicilia)

A oltre un mese dal taglio dei tassi d’interesse da parte della BCE, gli effetti sul tasso variabile medio sono ancora poco visibili, con un valore che continua a gravitare intorno al 5%. (LA STAMPA Finanza)

In forte crescita le richieste di surroga nel mercato dei mutui. La convenienza del tasso fisso rispetto al variabile si rispecchia nelle intenzioni dei mutuatari, che scelgono il fisso per la quasi la totalità delle richieste di mutuo nel 2024 (98,9%), e chiedono surroghe per passare da tasso variabile a fisso. (Wall Street Italia)

Mutui, rate mensili ancora in calo: tasso fisso o variabile, cosa conviene. Tutte le simulazioni

Questo scenario ha spinto un numero crescente di mutuatari a riconsiderare le proprie opzioni di finanziamento, con un significativo incremento delle richieste di surroga, che sono salite del 26% sul totale delle concessioni complessive. (QuiFinanza)

I tassi sui mutui scendono da sette mesi e raggiungono il minimo di 18 mesi, e anche il costo per finanziare un prestito da parte delle imprese aggancia il trend discendente. Ma l'incertezza sul futuro - legata anche al quadro geopolitico e a due elezioni chiave, quelle europee appena svolte e quelle americane a novembre - spinge imprese e famiglie a tenere liquidità disinvestita, facendo aumentare i depositi in conto corrente. (leggo.it)