Inter e Milan, niente penalizzazioni in classifica: rischio multa, il precedente della Juventus|Primapagina

Il caso ultras non riguarda soltanto la giustizia ordinaria, ma anche quella sportiva. Il procuratore federale Giuseppe Chiné ha già chiesto ai pm della Procura della Repubblica di Milano gli atti d'indagine non coperti da segreto per poi verificare condotte rilevanti per l'ordinamento sportivo da parte di Inter, Milan e dei loro tesserati. I quali saranno chiamati a rispondere alle domande del procuratore sui rapporti vietati dalle norme Figc. (Calciomercato.com)

Ne parlano anche altri media

Continua il clamore mediatico attorno ad Inter e Milan in merito all'inchiesta ultras che sta occupando le prime pagine in questi giorni. Di più, si sentono parte lesa, come ha affermato il procuratore capo di Milano, Marcello Viola, quando lunedì ha definito le società «soggetti danneggiati». (fcinter1908)

Son giorni in cui il pallone rotola pochissimo e, semmai, si parla di orrenda cronaca. La questione ultras è nota e insozza il nostro calcio, nel caso specifico il mondo Inter e quello Milan. (TUTTO mercato WEB)

Nuovi retroscena legati all'inchiesta ultras, i pm: "Totale sottovalutazione del fenomeno". E sull'Inter: "Duplicità di atteggiamento". Col passare delle ore, l'inchiesta ultras svela nuovi e ulteriori retroscena. (Goal Italia)

Ultras milanesi, un filone d’indagine porta in Sardegna

Hanno scelto la linea del silenzio, dunque, anche Marco Ferdico e Luca Lucci, ormai ex capi delle curve interista (la Nord) e milanista (la Sud), così come altri tre ultras in carcere, Mauro Nepi, Francesco Intagliata e Matteo Norrito. (fcinter1908)

Ma l’opera dei pm deve aprire una riflessione più ampia. L’inchiesta della Procura di Milano che ha decapitato i vertici delle curve di Inter e Milan fa discutere tifosi, politici, addetti ai lavori. (LA NOTIZIA)

Alcuni degli indagati nell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sembrano infatti essere “entrati in azione” anche in Sardegna, con interessi riguardanti appunto i chioschi in Costa Smeralda, dove – dicevano due degli ultras coinvolti – «i soldi si spostano con la pala». (L'Unione Sarda.it)