Inter e Milan, Nessuna Indagine, Ma Rischio Multa

- Il clamore mediatico attorno alle squadre di calcio Inter e Milan, in merito all'inchiesta sugli ultras, continua a occupare le prime pagine dei giornali. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, entrambe le società hanno ribadito di non essere indagate, sottolineando di sentirsi parte lesa, come affermato dal procuratore capo di Milano, Marcello Viola. Quest'ultimo, infatti, ha definito le società come "soggetti danneggiati". Nonostante ciò, il rischio di una multa rimane elevato, anche se non ci saranno penalizzazioni per le due squadre.

Il precedente che coinvolse la Juventus nel 2017, sempre per rapporti non consentiti con gli ultras, è significativo. Tuttavia, è importante notare che la giustizia ordinaria e quella sportiva hanno tempi diversi: la prima segue un iter più lungo, mentre la seconda è solitamente più rapida. In queste ore, il procuratore federale della Federcalcio, Giuseppe Chiné, ha richiesto ai pm della Procura della Repubblica di Milano l'ordinanza di custodia cautelare e gli atti di indagine non coperti da segreto.

Tra i retroscena più singolari dell'inchiesta, che ha portato a 19 arresti da parte della Dda di Milano e ha decapitato le curve di San Siro, emerge il caso di Fedez e Luca Lucci. Quest'ultimo, capo ultrà del Milan, è stato fotografato in passato con Matteo Salvini e ha già avuto a che fare con la giustizia. Il rapper Fedez, intercettato mentre parlava con Lucci, programmava di andarlo a trovare a Scanzorosciate, nella Bergamasca, dove Lucci risiede. Tuttavia, Fedez chiedeva di portare un amico, giustificandosi con il fatto di non sentirsi a suo agio a guidare di sera.

Mentre Inter e Milan si dichiarano non coinvolte direttamente nell'inchiesta, il rischio di sanzioni economiche rimane alto. La situazione è in continua evoluzione e sarà interessante vedere come si svilupperà nei prossimi mesi.

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