Davide Piccinali scomparso a Milano: il mistero del medico del San Raffaele che «non dà notizie da giovedì»

L’ultimo ad aver intravisto Davide Piccinali, 39 anni, medico specializzando all’ospedale San Raffaele, è stato un vicino di casa. In realtà, nessuna certezza. Più che altro un’ipotesi, un’intuizione suggerita dalla luce di casa in via Clitumno, laterale di via Padova: giovedì sera era accesa. Qualcuno, quindi, era nell’appartamento. Da quel momento, di Davide si sono perse le tracce. Il giorno dopo a lavoro non è mai arrivato. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Chi è Davide Piccinali, il medico specializzando scomparso Le segnalazioni, è stato visto a Milano e Treviglio (Virgilio Notizie)

Nelle ultime 24 ore ci sono state alcune segnalazioni riguardo a un presunto avvistamento nella zona di Treviglio, sempre nel Milanese. I familiari dell'uomo, che è originario di Brescia ma vive e lavora nella città meneghina, hanno lanciato un appello sui social: " Aiutateci a ritrovarlo ", si legge su Facebook. (il Giornale)

– L’ultimo segnale di Davide Piccinali, il 39enne bresciano specializzando in Cardiochirurgia all’ospedale San Raffaele, che da tre anni abita in via Clitumno, nella zona del Parco Trotter, risale a venerdì mattina, il 4 ottobre: alle 8.34 precise il suo cellulare ha agganciato la cella telefonica di Segrate. (IL GIORNO)

La famiglia con il fratello Dario ha lanciato un appello. L'ultima volta è stato visto in zona Udine-Parco Trotter. Davide è alto 1 metro e 65, capelli lunghi e rossi, occhi azzurri e corporatura esile. (MilanoToday.it)

Da venerdì mattina, nessuno ha più notizie di Davide Piccinali, 39 anni, medico specializzando in cardiochirurgia presso l’ospedale San Raffaele di Milano. La famiglia, preoccupata, ha lanciato l’allarme quando il medico non è rientrato a casa per il fine settimana, come aveva previsto. (StatoQuotidiano.it)

Dallo scorso 3 ottobre non si hanno più notizie di un medico specializzando all'ultimo anno di cardiochirurgia all'ospedale San Raffaele. I primi a lanciare l'allarme sono stati i colleghi medici che venerdì mattina non l'hanno visto presentarsi al lavoro. (La Stampa)