Giacomo Bozzoli “fregato” dal caldo: i carabinieri l’hanno trovato nella villa sul Garda perché ha acceso l’aria condizionata

A interrompere la latitanza di Giacomo Bozzoli, latitante per dieci giorni in tutta Europa dopo essere stato condannato all’ergastolo, è stato il caldo. I carabinieri si sono insospettiti, infatti, per il fatto che era azionata l’aria condizionata della villa sul lago di Garda, dove poi è stato trovato l’imprenditore. A raccontare il retroscena sono alcuni quotidiani. Gli investigatori erano già in zona perché insospettiti da una telefonata su una delle utenze intercettate. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Il finale è a metà strada fra il ridicolo e il drammatico. Con il Giacomo Bozzoli fuggiasco fuggiasco rannicchiato nel cassettone di un letto matrimoniale per nascondersi e il Giacomo Bozzoli padre disperato che dice ai carabinieri in lacrime: «Vi prego, fatemi vedere mio figlio». (Corriere della Sera)

Bozzoli, proclamandosi innocente, ha infatti detto di avere un testimone austriaco che lo scagionerebbe dall'accusa di aver ucciso lo zio Mario gettandolo nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno l'8ottobre 2015. (ilmessaggero.it)

– L’ultima tessera. C’è un testimone austriaco che lo scagiona, sostiene. (IL GIORNO)

Cosa potrebbe rivelare il memoriale di Giacomo Bozzoli che ha scritto nei suoi 11 giorni di latitanza

ROMA – Tradito dall’aria condizionata. Così, Giacomo Bozzoli è stato è stato arrestato nel tardo pomeriggio di giovedì 11 luglio nella sua casa di Soiano del Lago, per una ‘leggerezza’. I carabinieri lo hanno trovato nascosto nel cassettone del suo letto matrimoniale, insieme a cinquantamila euro in contanti contenuti in un borsello. (Dire)

Il trasferimento lampo di Giacomo Bozzoli dalla scomoda, sovraffollata e tristemente nota prigione cittadina di Canton Mombello al carcere modello di Bollate, in provincia di Milano, sta sollevando un caso mediatico e arrivano le proteste da parte di altri detenuti con tanto di mugugni degli avvocati che, spesso senza riuscirci, cercano di far trasferire in una galera più umana i loro assistiti. (QuiBrescia.it)

Giacomo Bozzoli ha annunciato di aver scritto un memoriale in cui spiega di avere un testimone austriaco che lo scagionerebbe: in settimana verrà interrogato in merito alla sua latitanza e potrà rivedere la famiglia. (Fanpage.it)