Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo, sotto choc e non pronto per l'interrogatorio

Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, non sarà interrogato questa settimana dalla Procura di Brescia. Bozzoli, che è attualmente detenuto nel carcere di Bollate, è riferito essere ancora fortemente sotto choc e quindi incapace in questo momento di affrontare un interrogatorio.

Bozzoli è stato arrestato nella sua villa a Soiano del Lago dopo undici giorni di latitanza dai carabinieri di Brescia. Nonostante il trasferimento da Canton Mombello a Bollate, che rappresenta un passaggio da un carcere insostenibile a uno più umano, Bozzoli non riesce a rassegnarsi al presente e al futuro dietro le sbarre.

Bozzoli è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, avvenuto nel 2015. Secondo i giudici, Bozzoli è responsabile della morte dello zio, il cui cadavere era stato gettato in un altoforno. La sentenza è stata recentemente confermata dalla Corte di Cassazione.

Nonostante la condanna definitiva, Bozzoli continua a proclamarsi innocente e a concentrarsi sulla vicenda processuale. La sua situazione attuale e il suo futuro dietro le sbarre rimangono incerti. Da qualche giorno, ha iniziato a scontare l'ergastolo, ma la sua capacità di affrontare un interrogatorio rimane in dubbio a causa del suo stato emotivo.

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