Vassallo, il killer «imbottito di cocaina»: la verità è ancora incompleta
Vassallo, il killer «imbottito di cocaina»: la verità è ancora incompleta Sono trascorsi oltre 14 anni da quella tragica notte in cui Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, venne brutalmente assassinato con nove colpi di pistola mentre si trovava nella sua auto. Da allora sono passati 5.178 giorni, ma la giustizia non ha ancora trovato i responsabili materiali del delitto. A oggi, gli esecutori restano ignoti, mentre la Procura di Salerno ha parzialmente ricostruito il quadro sui presunti mandanti e sul movente. (Giornale del Cilento)
La notizia riportata su altri media
“Conoscevamo da tempo i nomi che ruotavano attorno all’omicidio di mio padre e ci chiedevamo come come questo giorno non fosse arrivato prima in tutti questi anni”. Le parole del figlio, Antonio Vassallo (Info Cilento)
Omicidio Vassallo, non solo droga al porto di Acciaroli: spunta un’altra pista (Giornale del Cilento)
E lui, Romolo Ridosso borbotta quella frase. NAPOLI – «Ci simm fatt pur ‘o pescator». (StatoQuotidiano.it)
In manette sono finiti il colonnello Fabio Cagnazzo e l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, insieme all’imprenditore Giuseppe Cipriano e al falso collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, legato alla Camorra. (L'INDIPENDENTE)
Dalle 404 pagine dell’ordinanza non emerge l’esecutore materiale per la morte del sindaco-pescatore Angelo Vassallo. Ma il quadro è ugualmente inquietante perché si delinea il sospetto di carabinieri corrotti - in particolare il colonnello Fabio Cagnazzo, 54 anni - al punto da organizzare un delitto (La Stampa)
Un retrogusto che rischia di offuscare l’immagine della Giustizia agli occhi dei cittadini comuni. E per quattordici anni le persone che conoscevano Angelo Vassallo, anche solo per averne letto la storia sui giornali, l’hanno aspettata. (ilmessaggero.it)