El Mayo, chi è l'inafferrabile boss del narcotraffico messicano arrestato: per decenni è sfuggito alle manette

A seguito di una complessa operazione, condotta dalle forze dell'ordine statunitensi, Ismael "El Mayo" Zambada, uno dei più noti boss della droga messicani, e Joaquin Guzman Lopez, figlio del famigerato Joaquin "El Chapo" Guzman, sono stati arrestati giovedì scorso. La notizia, confermata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, segna un importante passo avanti nella lotta contro il narcotraffico, oltre a una rivincita importante della polizia americana, che è riuscita a trovare El Mayo solo dopo molti anni di latitanza. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

E' uno dei capi più longevi, considerato lo stratega del narcotraffico. In un'intervista disse: "Ho il terrore di essere incarcerato" (LAPRESSE)

El Paso, 26 luglio 2024 – Ismael ‘El Mayo’ Zambada, figura chiave del cartello di Sinaloa e uno dei signori della droga più influenti del Messico, è stato arrestato a El Paso, città di confine del Texas. (Il Faro online)

El Mayo è uno dei latitanti più ricercati dalla DEA ed è ora in custodia. Anne Milgram, della Drug Enforcement Administration statunitense (DEA), ha aggiunto che l'arresto di El Mayo «colpisce al cuore il cartello che è responsabile della maggior parte delle droghe, tra cui il Fentanyl e la metanfetamina, che uccidono gli americani da una costa all'altra. (Corriere del Ticino)

Ismael Zambada García, detto El Mayo, e Joaquín Guzmán López, figlio di El Chapo, sono stati arrestati in Texas ROMA – Ismael Zambada García, detto El Mayo, e Joaquín Guzmán López, figlio di El Chapo, sono stati arrestati in Texas. (Dire)

Il co-fondatore del cartello Sinaloa, Ismael Zambada Garcia, e Joaquin Guzman Lopez, il figlio di El Chapo, sono stati arrestati dalle autorità americane. Lo riportano i media statunitensi. Garcia è conosciuto come "El Mayo". (Gazzetta di Parma)

Un funzionario federale messicano (che ha parlato a condizione dell’anonimato) ha detto all’Associated Press che Zambada e Guzmán López sono arrivati negli Stati Uniti con un aereo privato e si sono consegnati alle autorità. (Il Fatto Quotidiano)