ARTE Reportage - Libano, una guerra senza nome - Guarda il documentario completo

I combattimenti tra Israele e Hezbollah, nel sud del Libano, stanno rendendo la vita delle persone un vero inferno. Circa 60 famiglie sciite sono state costrette a rifugiarsi in un hotel abbandonato a pochi chilometri a nord di Nabatiyeh, nota roccaforte dell'organizzazione para-militare vicina all'Iran. Tutte, provenienti da villaggi in prossimità del confine con Israele. (Arte.tv)

Ne parlano anche altri media

“Oggi la mamma è morta”: con questa citazione da Camus si apre la striscia che il vignettista Kerbaj dedicava anni fa al suo rapporto con Beirut, madre sorella amante e molto di più. (Il Fatto Quotidiano)

Sua nipote Fatima mangia una merendina che le ha lasciato un passante. Aysha e Fatima stanno sedute su un materassino di gomma troppo sottile per riparare dall’umido e dal dolore. (Corriere della Sera)

Libano tra lutto e sollievo. (il Giornale)

Beirut. Emergenza umanitaria in Libano è “oltre l’immaginabile”. Le testimonianze di Mediterranean Hope (FCEI)

Lascio Beirut, città che ho profondamente amato, complessa e splendida, lascio casa, senza sapere se e quando potremo tornare. (Primocanale)

L’escalation di bombardamenti israeliani, che ha già causato oltre 700 vittime tra cui donne e bambini, e l’intensificarsi delle tensioni tra Hezbollah e Israele, ha spinto intere famiglie a varcare i confini in un esodo disperato. (Inside Over)

Diversi operatori umanitari sono impegnati sul campo e fra loro alcuni del progetto Mediterranean Hope (MH) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Roma (NEV), 30 settembre 2024 – Momenti critici in tutto il Medio Oriente e in Libano, dove negli ultimi giorni la situazione appare drammatica. (NEV)