Beko ex Whirlpool. Spera, UGL: “No alla chiusura di due stabilimenti. Proclamato stato di agitazione”

“Oggi doveva essere annunciato un piano industriale per iniziare a rilanciare il settore e i siti italiani con nuovi prodotti e investimenti, invece, è stato comunicato un piano di dismissione e si continua ad affermare che gli stabilimenti sono in perdita e sono a rischio posti di lavoro. L’UGL Metalmeccanici è fermamente contraria e non accetta tali imposizioni di Beko che vanno a creare un clima di disperazione occupazionale”. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altre testate

Chiusura entro la fine del 2025 degli stabilimenti Beko Europe di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta (Varese). Saranno 1935 in totale gli esuberi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ascoli Piceno, 20 novembre 2024 – Chiusura entro la fine del 2025 degli stabilimenti Beko Europe di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno) e della linea del freddo a Cassinetta (Varese). Le chiusure e gli esuberi sarebbero previsti nel piano per l'Italia comunicato dalla multinazionale turca, un annuncio che arriva dopo 12 anni di cassa integrazione tra ex Whirlpool e Beko Europe. (il Resto del Carlino)

Si è concluso presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy l'incontro cruciale tra l'azienda Beko, rappresentanti del Governo e i sindacati, per discutere del futuro dello stabilimento di Siena. (oksiena.it)

Beko. Governo eserciti Golden power per bloccare piano di chiusure, di licenziamenti e di uscita di fatto dall’Italia di Beko

Poco dopo la replica del Ministero: “Non amo e non possiamo accettare il piano presentato oggi dai vertici di Beko Europe. (SIENA FREE)

La multinazionale, nata dall'acquisizione di Whirlpool Europa da parte dell’azienda turca Arcelik, assicura la continuità lavorativa degli stabilimenti di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno) solo fino al 2025. (Today.it)

La multinazionale turca ha difatti dichiarato la chiusura delle fabbriche di Comunanza, di Siena, il ridimensionamento della fabbrica di Cassinetta, della chiusura della ricerca e sviluppo di Fabriano e più in generale tagli in tutti i siti e gli uffici italiani per un totale di 1.935 esuberi su 4.440 occupati. (Fiom-Cgil)