Morto Valerio Onida, ex presidente della Corte Costituzionale: chi era, il cordoglio del mondo della politica
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Professore di diritto costituzionale alla Statale di Milano, è stato giudice costituzionale dal 1996 e presidente della Consulta dal settembre 2004 al gennaio 2005.
Accademico, giudice costituzionale, presidente della Consulta, ha contribuito con i suoi studi al dibattito per un riformismo moderno
Fonte foto: ANSA Valerio Onida, l’ex presidente della Corte Costituzionale. Nel 2016 si è schierato apertamente contro il “no” al referendum del 4 dicembre che aveva come oggetto la cosiddetta riforma costituzionale Renzi-Boschi. (Virgilio Notizie)
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Professore all’Università degli Studi, a Milano si era anche candidato alle primarie contro Giuliano Pisapia. A cura di Redazione Milano. Si è spento oggi, all'età Valerio Onida. (Fanpage.it)
Presidente della Corte Costituzionale, il Prof. Onida – ricorda Draghi – è stato garante di libertà e difensore dei diritti, soprattutto dei più deboli. Alla sua attività di giudice e accademico, ha affiancato per anni quella di volontario nelle carceri, segno della sua umanità e delle sue convinzioni. (Agenzia askanews)
A renderlo noto è stato il figlio Francesco, che ha postato una foto del padre su Facebook con la scritta "Ciao papa, grazie di tutto" con un cuoricino. Nato a Milano nel 1936, aveva compiuto 86 anni lo scorso 30 marzo. (Today.it)
"Salutiamo il Prof. ValerioOnida, costituzionalista, già presidente della Corte Costituzionale e presidente dell'Insmli oggi Istituto Nazionale Ferruccio Parri - il messaggio dell'Anpi - Straordinario costituzionalista è stato un importante docente universitario a #Milano e un Presidente della Consulta capace di incidere con equilibrio. (MilanoToday.it)
Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Corte costituzionale (@cortecostituzionale). Tutto il mondo della politica in lutto per la scomparsa di un noto esponente della Corte Costituzionale. (ultimaparola.com)
«Non credo che cambiare il numero incida sul rapporto tra elettori, eletti e partiti. Per paralizzare una deliberazione ripetutamente adottata dal Parlamento ci vogliono delle buone ragioni, e io credo che non ci siano. (Famiglia Cristiana)