Una legge sull’autonomia può avere senso, ma la riforma Calderoli no: è fallimentare dall’inizio

Una legge sull’autonomia può avere senso, ma la riforma Calderoli no: è fallimentare dall’inizio
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Il Fatto Quotidiano SALUTE

Non vi è dubbio che la legge Calderoli sull’autonomia (lasciamo perdere l’aggettivo differenziata, per favore) vada bocciata, sia nel metodo che nel merito. Questo per delle ragioni, a mio avviso, diverse e forse anche più profonde di quelle avanzate dal fronte progressista. Veramente siamo di fronte a una legge che spacca ulteriormente l’Italia oppure alla secessione dei ricchi come sostengono i leader progressisti? Facciamo un passo indietro al primo embrione di questa legge, considerando il caso del Veneto (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

"L’autonomia può dare la possibilità ad alcune regioni del Sud di liberarsi dalle catene per far vedere chi sono davvero": ne è convinta Rita Dalla Chiesa, che ha parlato della riforma appena approvata dal Parlamento in collegamento con Bianca Berlinguer a E' sempre cartabianca su Rete 4. (Liberoquotidiano.it)

Non più una Repubblica unica e indivisibile come recita l’ormai vetusto Art. 5 della Costituzione italiana, ma con l’approvazione della legge sulle autonomie regionali, probabilmente, si avvicina più ad una federazione di Regioni che andranno per loro conto, ed agganciate tra di loro dalla politica estera e da questi sconosciuti ed incomprensibili LEP (livelli essenziali delle prestazioni), che a detta di alcuni dovrebbero riequilibrare i livelli socioeconomici delle varie regioni per una crescita equilibrata dell’intera Nazione e non lasciare nessuno in dietro. (BlogSicilia.it)

Nei giorni scorsi, dopo un lungo esame in aula, la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge sulla cosiddetta “autonomia differenziata”, che stabilisce le regole e il percorso con cui alcune regioni potranno chiedere maggiore autonomia nella gestione di specifiche materie. (Info Cilento)

L’Mpa torna alla carica, l’autonomia differenziata spacca la maggioranza “Sicilia e Sud sacrificati”

Roma, 25 giu. Così Elly Schlein replica alla premier che accusa l’opposizione di usare toni da “guerra civile”. (Agenzia askanews)

Roma, 25 giu. - "Ditemi se questi non sono toni da guerra civile, non so a chi si riferisca Meloni, noi facciamo una battaglia di merito alle loro riforme, proponiamo una strada alternavita, capisco sia difficile accettare la sconfitta sonora di ieri e il tentativo di far parlare d'altro o di altri, perché non sono questi i nostri toni, non lo sono mai stati". (Il Sole 24 ORE)

“Viene meno- prosegue Sabrina Renna – il principio di solidarietà, di sussidiarietà, vengono meno le ragioni dello stare insieme. Le parole della Renna (BlogSicilia.it)