Donald Trump torna a minacciare Panama e Groenlandia: "Non garantisco che non useremo la forza"
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Donald Trump torna a minacciare Panama e Groenlandia: "Non garantisco che non useremo la forza" Leggi l'articolo "Non garantisco che non useremo la forza o misure economiche punitive" nei confronti di Groelandia e Panama, ha detto Donald Trump in una conferenza stampa dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha sottolineato che il Canale è "gestito dalla Cina" e che la cessione della sovranità sull'infrastruttura - trasferita dagli Usa allo Stato centroamericano con un trattato del 1977 - è probabilmente "il motivo per cui Jimmy Carter perse le elezioni, più della crisi degli ostaggi" con l'Iran. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sono stati moltissimi i temi affrontati da Donald Trump nel corso della conferenza stampa organizzata a Mar-a-Lago, la seconda dalle elezioni. (ilmessaggero.it)
ROMA – Alla sua seconda seconda conferenza stampa dopo la vittoria alle elezioni di novembre, è Donald Trump show. Conferenza-show a Mar-a-Lago: il presidente Usa vuole rinominare il Golfo del Messico in "Golfo d'America", e annuncia un investimento da 20 miliardi dagli Emirati Arabi per costruire nuovi data center negli Stati Uniti (Dire)
Sull'isola appartenente alla Danimarca, in particolare, ha scritto sul social Truth che l'annessione "è una cosa che deve accadere". Proprio oggi, martedì 7 gennaio, suo figlio Trump Jr è andato lì in visita. (Liberoquotidiano.it)
"Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America, che ha un bellissimo suono". A parlare è Donald Trump nella prima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti eletto dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida (La Provincia di Cremona e Crema)
Poi proclama che cambierà il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America. E i Paesi membri della Nato dovranno aumentare la spesa militare al 5% del pil (Milano Finanza)
Il presidente eletto degli Stati Uniti ha sottolineato che il Canale è "gestito dalla Cina" e che la cessione della sovranità sull'infrastruttura - trasferita dagli Usa allo Stato centroamericano con un trattato del 1977 - è probabilmente "il motivo per cui Jimmy Carter perse le elezioni, più della crisi degli ostaggi" con l'Iran. (la Repubblica)