Ciclismo, Pogacar e i suoi tre obiettivi: i piani per il 2025
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– Quando si è il più forte di tutti, paradossalmente, le cose facili rischiano di diventare le più difficili e viceversa. Lo sa bene Tadej Pogacar, già consapevole che nel carniere di una carriera costellata di successi, con il titolo iridato come ultimo alloro aggiunto in ordine cronologico, alla fine della fiera potrebbero mancare corse non esattamente impossibili anche per i cosiddetti comuni mortali. (Quotidiano Sportivo)
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Anche Alejandro Valverde, che ha concluso la sua carriera su strada nel 2022 e si dedica ora al gravel, è rimasto molto impressionato dall’impresa di Tadej Pogacar al mondiale di Zurigo. Il murciano ha dichiarato a EFE di non aver mai visto un corridore più forte dello sloveno in tutta la sua vita. (Bicisport)
Poi improvvisamente è sceso a un minuto e mezzo: un minuto in meno in pochissimo tempo. ZURIGO (Svizzera) – «Ho capito che Tadej stava arrivando – dice Tratnik – perché quando con la fuga abbiamo iniziato la salita, avevamo un vantaggio di circa due minuti e mezzo. (Bici.PRO)
Hove ha svelato alcuni retroscena sulla cavalcata trionfale di Tadej Pogačar e ha raccontato come Jan Tratnik, pur senza radiolina come tutto il resto del gruppo, avesse capito che il suo capitano stesse attaccando dal gruppo principale. (Cicloweb.it)
Il suo 2024 è stato un anno da favola: alla Strade Bianche, corsa del suo esordio stagionale, ha vinto portando a termine un attacco di 82 chilometri, mentre due settimane dopo ha centrato il suo primo podio in carriera alla Milano-Sanremo, chiusa al 3° posto. (Cicloweb.it)
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La nuova maglia, o per meglio dire, la nuova divisa iridata è pronta per essere indossata da Tadej Pogačar. (SpazioCiclismo)