Troppo poco, troppo tardi: i palliativi del PPE non salveranno l’auto
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È la classica montagna che partorisce un topolino. Il Partito Popolare Europeo, il perno su cui si regge la maggioranza che sostiene la Commissione Ursula II, ha presentato il suo cosiddetto “piano per salvare l’industria dell’automotive” europea, in concreto una richiesta di correttivi alla stringente tagliola green che loro stessi avevano pomposamente predisposto insieme alla Ursula I. Le multe Il tema più urgente è quello delle salatissime multe previste a partire dal 2025 per le case automobilistiche che non centrano i target intermedi di tagli delle emissioni. (Nicola Porro)
Su altre fonti
Questa è la follia del green deal". Intervenendo all’assemblea dell’Anfia, l’associazione di filiera dell’automotive, il ministro delle Imprese e del Made in Italy chiede all’Europa un passo indietro sulle multe miliardarie che, dal prossimo anno, le case automobilistiche dovranno pagare se produrranno ciò che il mercato richiede, ovvero modelli endotermici in quantità necessaria a soddisfare la domanda dei clienti che non vogliono passare all’elettrico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Bruxelles – Auto, avanti con la rivoluzione sostenibile, ma con moderazione. I popolari (Ppe) sfidano Ursula von der Leyen, anche lei del Ppe, chiedendo un cambio di rotta del Green Deal per l’automobile. (EuNews)
Minuti per la lettura L’Europa deve fare scelte coraggiose, anche cambiando senso di marcia rispetto ad alcune decisioni assunte dalla scorsa Commissione. E’ l’appello del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, lanciato ieri da Avellino, dove si celebrano nel teatro Carlo Gesualdo gli 80 anni della Confindustria irpina. (Quotidiano del Sud)
A quel punto potremmo sederci con le autorità e discutere di come fare per arrivare al target del 2035». (Il Messaggero - Motori)
Nel documento il Ppe chiede anche di garantire un approccio 'tecnologicamente neutrale' al traguardo finale del 2035 (che prevede lo stop ai nuovi veicoli a benzina e diesel), per consentire l'uso un mix di tecnologie più ampio rispetto al solo elettrico e idrogeno, tra cui biocarburanti ed e-fuels. (Il Messaggero - Motori)
«Ho scelto l’Italia come mia prima missione fuori dal Belgio. Stéphane Séjourné, 39 anni, francese, molto vicino al presidente Macron, è vicepresidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale. (Corriere della Sera)