Cannabis light, il Tar conferma: "Non è droga". Sospeso il decreto, ok ai prodotti per uso orale

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Il Tar del Lazio boccia ancora il governo sulla cannabis light, confermando la sospensione del decreto del ministero della Salute che inseriva le composizioni orali contenenti Cbd nell'elenco delle sostanze stupefacenti. La decisione è arrivata oggi, 23 ottobre, con una nuova ordinanza dopo il ricorso dell'Ici (Imprenditori Canapa Italia), sui quali i giudici si sono espressi accogliendo la richiesta di sospensione proposta dalla società Sviluppo Srl. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo la decisione nel ricorso proposto dall'ICI-Imprenditori Canapa Italia, i giudici hanno accolto la richiesta di sospensione proposta dalla società Sviluppo Srl, confermando anche l'udienza del 16 dicembre prossimo per la definizione nel merito di tutti i ricorsi proposti. (Corriere Roma)

Il Tar del Lazio boccia ancora il governo sulla cannabis light, confermando la sospensione del decreto del ministero della Salute che inseriva le composizioni orali contenenti Cbd nell’elenco delle sostanze stupefacenti. (Avanti Online)

Il Tar del Lazio ha confermato la sospensione del decreto del ministero della Salute che ha inserito le composizioni orali contenenti cannabidiolo (Cbd) nella tabella delle sostanze stupefacenti. "Piuttosto che partire col solito attacco alla magistratura, il Governo farebbe meglio a desistere una volta per tutte da un’impresa che non solo è a-scientific, ma va contro le raccomandazioni dell’Oms e le regole dell’Unione europea sul libero mercato". (Quotidiano Sanità)

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Parliamo della sospensione, da parte del TAR del Lazio, del decreto del ministero della Salute che ha inserito le composizioni orali contenenti CBD (cannabidiolo) nella tabella delle sostanze stupefacenti, o psicotrope. (L'HuffPost)

I giudici del Tar hanno confermato la sospensione del decreto del ministero della Salute datato 27 giugno. In virtù del provvedimento, le composizioni orali contenenti Cannabidiolo (Cbd) venivano inserite nell’elenco delle sostanze stupefacenti. (Il Fatto Quotidiano)