L'idrogeno tradisce De Nora. In Borsa è panico: -23%

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il Giornale ECONOMIA

Paolo Dellachà, ceo De Nora Il cortocircuito in cui è finita la transizione energetica manda al tappeto Industrie De Nora, storica società che opera nell'elettrochimica e nell'idrogeno verde che ha tra gli azionisti la famiglia De Nora e Snam (21,5%). Il titolo ha chiuso la seduta in calo del 23,11% a 7,72 euro, facendo dimenticare il balzo del 32% realizzato da inizio anno e quasi dimezzando il valore di 13,5 euro con cui si è quotata nel 2022. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Tonfo in Borsa per Industrie De Nora dopo la presentazione dei risultati 2024 e l’aggiornamento del piano al 2027, che ha deluso il mercato. Il gruppo elettrochimico ha chiuso l’esercizio dell’anno scorso con un utile netto adjusted in calo a 88,8 milioni (-12,4%), ricavi sostanzialmente stabili a 862,6 milioni (+0,7%) ed ebitda adjusted a 157,4 milioni (-8,8%). (Il Sole 24 ORE)

Titolo De Nora in ribasso del 22% a Milano dopo i conti e l’aggiornamento del piano al 2027. L’utile netto adjusted scende del 12,4%, cedola a 0,104 euro De Nora in caduta libera a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti 2024 chiusi con utili e cedola in ribasso e l’aggiornamento del piano al 2027. (FIRSTonline)

indice delle società a media capitalizzazione Produttore di apparecchiature per il trattamento e la disinfezione delle acque (LA STAMPA Finanza)

Industrie De Nora , multinazionale italiana quotata sull’Euronext Milan specializzata in elettrochimica e nell'industria dell'idrogeno verde, ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile metto adjusted di 88,8 milioni di euro, in calo del 12,4% rispetto ai 101,5 milioni del 2023. (Finanza Repubblica)

Balza in avanti il, che amplia la performance positiva odierna, con un incremento del 2,37%.Comparando l'andamento del titolo con il, su base settimanale, si nota chemantiene forza relativa positiva in confronto con l'indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all'indice stesso (performance settimanale +9,06%, rispetto a +4,05% dell'). (LA STAMPA Finanza)

Crolla del 21,31% a 7,90 euro (minimo intraday a 7,835 euro, 7,81 euro l’8 gennaio), avviandosi verso il maggior calo giornaliero dall’Ipo del 2022. Il gruppo elettrochimico non solo ha registrato una contrazione del 12,4% dell'utile netto rettificato nel 2024 a 88,8 milioni di euro (ricavi +0,7% a 862,6 milioni), ma ha fornito indicazioni deludenti nel piano industriale 2025-2027. (Milano Finanza)