Matt Gaetz, il Nyt: "Ecco i documenti, migliaia di dollari in cambio di sesso"
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L'Fbi ha tracciato i pagamenti fatti da Matt Gaetz alle ragazze con cui ha avuto dei rapporti sessuali. Come riportato dal New York Times, il documento è legato a un'inchiesta durata tre anni su un traffico sessuale in cui era coinvolto, seppure poi non sia stato incriminato, l'allora deputato della Florida, nominato adesso da Donald Trump nuovo ministro della Giustizia. L'Fbi ha trovato conferma del pagamento di migliaia di dollari da parte di Gaetz a un gruppo di amici, tra cui donne che avevano partecipato a una serie di orge, tra il 2017 e il 2020, e facevano sesso a pagamento. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Secondo un documento ottenuto dal New York Times, gli investigatori federali hanno ricostruito una rete di pagamenti tra Matt Gaetz, scelto dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per guidare il dipartimento della Giustizia, e decine di amici e collaboratori che avrebbero partecipato con lui a festini con escort e droga. (LAPRESSE)
"Ho avuto incontri eccellenti con i senatori ieri. E' chiaro che la mia conferma stava diventando una distrazione per il lavoro della transizione Trump-Vance. (La Tribuna di Treviso)
Gaetz, deputato della Florida, 42 anni, si è dimesso subito dopo la nomina; la commissione etica della Camera, che ha indagato su di lui, non ha ancora pubblicato i risultati delle indagini. Matt Gaetz, scelto dal presidente eletto Donald Trump come prossimo segretario alla Giustizia, ha annunciato la volontà di rinunciare all’incarico. (Il Sole 24 ORE)
Il documento conferma che tra le persone pagate vi sono due donne che hanno testimoniato di essere state pagate circa 10mila dollari da Gaetz per le loro prestazioni sessuali, come ha riferito nei giorni scorsi il loro avvocato. (Adnkronos)
Tra coloro che hanno ricevuto denaro da Gaetz ci sarebbero una donna che all'epoca dei fatti aveva 17 anni e altre due che hanno testimoniato di essere state ingaggiate come escort. (La Stampa)
Guai anche per Linda McMahon, scelta per guidare il dipartimento dell'Istruzione: avrebbe coperto abusi sessuali (LAPRESSE)