Il blitz - Arresti in Lombardia, dalle estorsioni alla gestione degli appalti: «Una ’ndrangheta 2.0 ma dai metodi arcaici»
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«Arriviamo a casa come le raccomandate». «Noi siamo come le raccomandate, arriviamo direttamente a casa», diceva, intercettata, una delle persone finite in carcere.
Le commesse di trasporto così illecitamente acquisite venivano poi spartite tra i vari affiliati consentendo a tutti lauti guadagni accresciuti, altresì, dal ricorso sistematico a false fatturazioni.
Tra le oltre cento misure eseguite in diverse regioni (nel maxi blitz eseguito stamane in collaborazione tra Dda di Milano, Dda di Reggio Calabria e Dda di Firenze) nella sola Lombardia sono state fermate 54 persone. (LaC news24)
Ne parlano anche altre fonti
[Continua in basso]. Tra le oltre cento misure eseguite in diverse regioni, nella sola Lombardia sono state fermate 54 persone. Con minacce e intimidazioni costringevano gli imprenditori del luogo a versare ingenti somme di denaro per poi acquisire il completo controllo delle attività economiche. (Il Vibonese)
Le indagini della squadra mobile ha messo in risalto il ruolo delle giovani leve della famiglia gioiese e la sua operatività in Toscana e Lombardia, sommozzatori di gruppi speciali militari esteri pronti per recuperare la cocaina in mare (ReggioToday)
Di tale associazione sono accusati di essere partecipi anche alcuni dei presunti affiliati della cosca mafiosa, tra cui l’elemento di vertice della stessa. Su tale fronte le indagini hanno permesso di individuare l’arrivo di carichi di cocaina sia presso il Porto di Gioia Tauro che presso il porto di Livorno. (LaC news24)
Emblematico il caso di un noto ristorante milanese sito in un punto panoramico cittadino, gestito da una società riconducibile agli indagati che, dopo aver drenato notevoli risorse finanziarie illecite dagli indagati e verso gli indagati, accumulando, però, ingenti debiti nei confronti dell’erario, è stata dichiarata fallita per aver sistematicamente omesso il versamento delle imposte. (Corriere della Calabria)
Le parole scritte attraverso il proprio profilo Facebook dal senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, commentando gli arresti che stamane hanno colpito presunti appartenenti alla cosca Molè Dall’altro si deve riflettere sulle dimensioni ormai ciclopiche, gigantesche, del fenomeno, e sul fatto che il maggior numero degli arrestati sia al Nord. (StrettoWeb)
Nell’occasione veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, il soggetto ritenuto al vertice sia della cosca mafiosa che della organizzazione di narcotrafficanti (ReggioToday)