Cala Fighera, Paolo Durzu morto per gli stessi traumi di Manola

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INTERNO

Anche Paolo Durzu, il 33enne di Quartu trovato senza vita venerdì tra gli scogli di Cala Fighera, a Cagliari, è morto a causa di traumi e ferite compatibili con una caduta dalla scogliera. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Demontis, che nei giorni scorsi si era già occupato di esaminare il corpo della fidanzata di Paolo, Manola Mascia, 28enne deceduta nelle stesse circostanze. I due giovani, uniti nella vita come nella morte, hanno riportato lesioni simili, causate dall’impatto con la parete rocciosa e gli scogli, prima di finire in acqua. La dinamica, ricostruita dagli esperti, sembra confermare che la coppia sia precipitata nella notte tra martedì e mercoledì, giorno in cui è stato ritrovato il corpo di Manola.

Cala Fighera, incantevole angolo di natura tra mare e scogliere, torna così a far parlare di sé per un’altra tragedia. Non è la prima volta che questo luogo, amato per la sua bellezza ma insidioso per la conformazione del terreno, si trasforma in uno scenario di morte. Già nel marzo 2023, una donna di 38 anni, Monica Perra, originaria di Monserrato ma residente a Selargius, aveva perso la vita precipitando per cinquanta metri lungo la stessa scogliera. Un episodio che, come quello di Paolo e Manola, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di un’area tanto affascinante quanto pericolosa.

Le indagini, ancora in corso, stanno cercando di ricostruire con precisione le ultime ore dei due fidanzati. Si ipotizza che la caduta sia stata causata da una roccia franata, un evento improvviso e drammatico che non avrebbe lasciato scampo. L’autopsia, oltre a confermare la compatibilità delle ferite con l’impatto, ha escluso la presenza di segni riconducibili a interventi di terzi, orientando le indagini verso una tragica fatalità.

Paolo e Manola, che vivevano nel quartiere cagliaritano di San Michele, erano noti per il loro legame forte e sincero. La loro morte ha lasciato un vuoto profondo tra familiari e amici, che li ricordano come una coppia unita e piena di progetti. La scogliera di Cala Fighera, oggi, non è solo un luogo di struggente bellezza, ma anche un simbolo di fragilità e imprevedibilità, dove la natura può trasformarsi in un pericolo mortale in pochi istanti.