Palermo, 11 decreti di sequestro per la truffa sui fondi Ue che portò all'arresto della preside antimafia dello Zen

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Corriere della Sera INTERNO

Nuova indagine della Procura europea (Eppo) sulla scuola Falcone del quartiere Zen di Palermo. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito 11 provvedimenti di sequestro preventivo a carico di altrettanti indagati, emessi dal gip di Palermo, sulla base delle indagini coordinate dai procuratori europei delegati Calogero Ferrara e Amelia Luise, per i reati di falso, truffa e induzione indebita. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma anche quando gli alunni hanno disertato le lezioni, gli insegnati – per non perdere i fondi europei per l’istruzione – avrebbero falsificato i registri di firma attestando la loro presenza. Secondo gli inquirenti, è la stessa preside Lo Verde, ad ammettere “la prassi delle firme false” durante l’interrogatorio del settembre 2023. (Il Fatto Quotidiano)

Si allarga l'inchiesta che, ad aprile del 2023, portò all'arresto per corruzione e peculato della preside palermitana Daniela Lo Verde , nota per le sue battaglie antimafia, e del suo vice... (Virgilio)

È stata un’ex insegnante della scuola Falcone dello Zen di Palermo a denunciare che i numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea su richiesta dell’istituto non venissero attuati in maniera diligente e completa. (Giornale di Sicilia)

Si tratta di Calogera Ognibene, 64 anni, di Menfi, e Alida Ippolito, 48 anni, di Sambuca di Sicilia. L’inchiesta sulla scuola “Giovanni Falcone” dello Zen di Palermo e sulla preside antimafia Daniela Lo Verde, arrestata lo scorso aprile con le accuse di corruzione e peculato, si allarga. (Grandangolo Agrigento)

Peccato che ai corsi hanno preso parte pochissimi ragazzi del quartiere e i soldi dei progetti sarebbero finiti non solo nelle tasche della preside Daniela Lo Verde e del vicepreside Daniele Agosta, arrestati ad aprile dello scorso anno con l’accusa di corruzione e peculato, ma anche ad altri 13 insegnanti impegnati come esperti o tutor. (Giornale di Sicilia)

Sarebbe stata una ex insegnante dell’istituto Giovanni Falcone del quartiere Zen di Palermo a denunciare che i numerosi progetti finanziati dall’Unione europea su richiesta dell’istituto non venivano attuati in maniera diligente e completa. (MeridioNews - Edizione Sicilia)