Truffa sui fondi europei alla scuola Falcone dello Zen, sei nuovi indagati

- L'inchiesta sulla presunta truffa ai danni dei fondi europei destinati all'istruzione presso l'istituto Giovanni Falcone del quartiere Zen di Palermo, già nota per l'arresto della preside Daniela Lo Verde e del suo vice Daniele Agosta, si allarga ulteriormente. Sei nuovi indagati e undici provvedimenti di sequestro sono stati emessi, coinvolgendo anche altri docenti e collaboratori scolastici. La vicenda, che ha scosso profondamente l'ambiente educativo palermitano, ha avuto origine da una denuncia presentata da un'ex insegnante dell'istituto, la quale ha rivelato che numerosi progetti finanziati dall'Unione europea non venivano attuati in maniera diligente e completa.

Secondo le indagini, la prassi delle firme false, ampiamente ammessa dalla stessa preside Lo Verde durante un interrogatorio nel settembre 2023, era diffusa tra il personale scolastico. Gli insegnanti, per non perdere i fondi europei, avrebbero falsificato i registri di firma attestando la presenza degli alunni anche quando questi disertavano le lezioni. Tale comportamento, oltre a configurare un grave illecito, ha messo in luce le criticità nella gestione dei fondi destinati all'istruzione e la mancanza di controllo e trasparenza all'interno dell'istituto.

L'inchiesta, coordinata dalla procura europea, ha portato all'arresto della preside e del suo vice nell'aprile del 2023, con l'accusa di corruzione e peculato. Oggi, i provvedimenti di sequestro riguardano somme di denaro, seppur modeste, che rappresentano tuttavia un forte valore simbolico. Gli altri docenti coinvolti, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero tutti contribuito alla truffa orchestrata dall'ex dirigente scolastica.

La vicenda ha suscitato un ampio dibattito sull'uso dei fondi europei e sulla necessità di una maggiore vigilanza e trasparenza nella gestione delle risorse destinate all'istruzione. Tuttavia, al di là delle polemiche, resta il fatto che la truffa ai danni dei fondi europei rappresenta un grave danno non solo per l'istituto Giovanni Falcone, ma per l'intero sistema educativo, che vede così minata la fiducia nelle istituzioni scolastiche e nei meccanismi di finanziamento pubblico.

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