Truffa alla ‘Falcone’: “Devo andare in carcere?”. Gli altri prof indagati

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Livesicilia.it INTERNO

Avrebbero falsificato le firme dei ragazzi PALERMO – Undici sequestri. Piccole somme, che però hanno un forte valore simbolico. Oltre a Daniela Lo Verde e Daniele Agosta, ex preside e vice preside della scuola “Giovanni Falcone” del rione Zen di Palermo, il provvedimento del giudice per le indagini preliminari Elisabetta Stampacchia riguarda altri professori. Avrebbero tutti contribuito alla truffa di cui l’artefice sarebbe stata l’ex dirigente scolastica sotto accusa per corruzione e peculato (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altri giornali

I magistrati dell'ufficio palermitano della Procura Europea hanno emesso oggi un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di 11 persone nell'ambito dell'inchiesta che, ad aprile dello scorso anno, aveva portato all'arresto, con le accuse di corruzione e peculato, della preside palermitana, conosciuta anche per le sue battaglie antimafia, insieme al suo vice Daniele Agosta (Sky Tg24 )

I due furono accusati, tra l’altro, di essersi appropriati di pacchi alimentari acquistati con i fondi europei e destinati alla mensa dell’istituto Giovanni Falcone. Oggi, i magistrati dell’ufficio palermitano della Procura Europea, che hanno continuato a indagare, hanno emesso un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di 11 persone. (Gazzetta del Sud)

L’accusa Come riporta PalermoToday, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, per un totale di 20mila euro, a carico di undici persone indagate a vario titolo per i reati di falso, truffa e induzione indebita. (Tecnica della Scuola)

La preside antimafia e i falsi progetti Ue. L’inchiesta si allarga

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ma anche quando gli alunni hanno disertato le lezioni, gli insegnati – per non perdere i fondi europei per l’istruzione – avrebbero falsificato i registri di firma attestando la loro presenza. “Credo nel rispetto” era uno dei tanti corsi destinati agli studenti dell’istituto intitolato al giudice Giovanni Falcone, nel quartiere Zen di Palermo (Il Fatto Quotidiano)

L’ultimo scandalo della scuola Falcone a Palermo, per anni ritenuto avamposto di legalità, ruota, ancora una volta, attorno ai soldi che l’Ue stanziava per finanziare iniziative didattiche che avrebbero dovuto puntare sull’inclusione sociale e sull’integrazione in un quartiere difficile come lo Zen. (QUOTIDIANO NAZIONALE)