Palermo, l'inchiesta sulla preside antimafia dello Zen nata dalla denuncia di un'insegnante
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È stata un’ex insegnante della scuola Falcone dello Zen di Palermo a denunciare che i numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea su richiesta dell’istituto non venissero attuati in maniera diligente e completa. Dall’esposto è nata l’inchiesta della Procura Europea che ha portato, un anno e mezzo fa, all’arresto della preside Daniela Lo Verde e oggi a provvedimenti di sequestro a carico di docenti e collaboratori scolastici. (Giornale di Sicilia)
La notizia riportata su altre testate
Si tratta di Calogera Ognibene, 64 anni, di Menfi, e Alida Ippolito, 48 anni, di Sambuca di Sicilia. Ci sono anche due insegnanti agrigentine, in servizio all’istituto della periferia palermitana, tra i quindici indagati dell’operazione “La Coscienza di Zeno”. (Grandangolo Agrigento)
Secondo gli inquirenti, è la stessa preside Lo Verde, ad ammettere “la prassi delle firme false” durante l’interrogatorio del settembre 2023. “Credo nel rispetto” era uno dei tanti corsi destinati agli studenti dell’istituto intitolato al giudice Giovanni Falcone, nel quartiere Zen di Palermo (Il Fatto Quotidiano)
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Sarebbe stata una ex insegnante dell’istituto Giovanni Falcone del quartiere Zen di Palermo a denunciare che i numerosi progetti finanziati dall’Unione europea su richiesta dell’istituto non venivano attuati in maniera diligente e completa. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
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Peccato che ai corsi hanno preso parte pochissimi ragazzi del quartiere e i soldi dei progetti sarebbero finiti non solo nelle tasche della preside Daniela Lo Verde e del vicepreside Daniele Agosta, arrestati ad aprile dello scorso anno con l’accusa di corruzione e peculato, ma anche ad altri 13 insegnanti impegnati come esperti o tutor. (Giornale di Sicilia)