Trump: "Sarò presidente di tutti". Il discorso alla Convention: "Mi ha salvato Dio"

"Correrò per essere il presidente di tutta l'America, non per metà America". Donald Trump accetta formalmente la nomination repubblicana per le elezioni presidenziali del 5 novembre 2024. L'ex presidente sale sul palco della convention di Milwaukee per il discorso che chiude l'evento. "Sono qui davanti a voi con un messaggio di fiducia, forza e speranza. Tra 4 mesi avremo una vittoria incredibile. Correrò per essere il presidente di tutta l'America, non per metà America. (Adnkronos)

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Eccolo sul palco, meno di una settimana dopo l'attentato. Più carico che mai. (Liberoquotidiano.it)

– A neanche una settimana dall’attentato che ha scosso (o ha dato un’ulteriore scossa) alla sua campagna elettorale, Donald Trump è salito trionfante sul palco della convention repubblicana a Milwaukee, che l’ha formalmente incoronato come candidato alla Casa Bianca. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Io ho conosciuti tipi veramente tosti, ma Trump è il più tosto di tutti", ha sottolineato il lottatore ricordando i procedimenti contro il tycoon. " A novembre possiamo salvare il sogno americano per tutti e Trump è l'unico che lo può fare", ha concluso urlando la star del wrestling (Sky Tg24 )

Trump: «Dio mi ha salvato. Riporteremo la pace. Via a più grande deportazione della nostra storia». Bacio a Melania sul palco

C'è tutta la simbologia di Trump e del trumpismo nell'ultima giornata della convention di Milwaukee. Nulla è stato lasciato al caso, dalle parole ai gesti, in un tripudio di messaggi che incarnano alla perfezione il sistema valoriale del candidato repubblicano alla corsa alla Casa Bianca alle prossime elezioni americane. (ilmessaggero.it)

Domenica 20 luglio, a partire dalle ore 18, al Chiostro del Museo Regionale della Ceramica, un evento culturale per evidenziare il legame che l’operista lucchese aveva con diverse realtà territoriali dell’Umbria tra cui Deruta (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Unità del partito e del Paese. Ma anche America first, con gli alleati che devono pagare di più per la difesa, dazi commerciali per difendere le industrie americane e la più grande deportazione di massa di migranti al confine col Messico, dove riprenderà la costruzione del muro. (ilmattino.it)