La morte di Fethullah Gülen: la fine di un’era turbolenta tra l’influenza religiosa e inimicizie politiche

La morte di Fethullah Gülen: la fine di un’era turbolenta tra l’influenza religiosa e inimicizie politiche
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Domenica scorsa, all’età di 83 anni, è scomparso Fethullah Gülen, influente predicatore islamico e leader del movimento Hizmet, è stato uno dei volti più importanti in Turchia. Fethullah Gülen, che viveva da oltre due decenni in esilio negli Stati Uniti, era stato un tempo alleato cruciale del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, ma col tempo si trasformò in uno dei suoi più acerrimi oppositori. La notizia della sua morte, diffusa tramite il sito web dove venivano pubblicati i suoi sermoni e che univa migliaia di fedeli e istituzioni religiose, ha riacceso il dibattito su una figura che ha segnato profondamente la politica e la società turca. (Ultima Voce)

Se ne è parlato anche su altri media

Parallelamente all'influenza sulla Magistratura, sulla polizia e sul settore educativo tramite la rete di scuole, il movimento di Gulen diventò attivo anche nel settore mediatico, andando a controllare una serie di quotidiani e canali televisivi che davano sostegno ai governi dell'Akp di Erdogan. (Corriere del Ticino)

Il predicatore musulmano turco Fethullah Gülen, che secondo Ankara era dietro al fallito colpo di stato del 2016, è morto negli Stati Uniti, dove risiedeva in un esilio autoimposto dal 1999. Gülenha creato un potente movimento islamico in Turchia chiamato Hizmet: «Servizio». (Corriere della Sera)

Gulen, nato nel 1941 nella provincia orientale di Erzurum, ha iniziato la sua carriera come imam, guadagnandosi (Inside Over)

Turchia, è morto Fethullah Gulen: il predicatore ritenuto l'autore del golpe del 2016

Fethullah Gülen, il leader della comunità Hizmet, indicato nei registri statali come “Capo dell’organizzazione terroristica FETÖ” e inserito nella lista dei ricercati di massima priorità del ministero dell’interno turco, è morto negli Stati Uniti, dove ha trascorso gli ultimi 25 anni della sua vita, lasciandosi dietro numerose controversie e cause legali. (il manifesto)

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Secondo Ankara - la mente del tentato golpe contro il presidente Erdogan del 15 luglio 2016. Il predicatore turco fu anche il fondatore della confraternita Hizmet, riconosciuta poi dalla giustizia turca come gruppo terroristico e rinominata “Feto”. (Sky Tg24 )